PALERMO – Elettori rimandati a casa, scrutinatori inferociti perché bloccati nelle scuole dalle 16 di sabato e il Servizio elettorale del Comune costretto a una notte di lavoro infernale con centinaia di telefonate alla ricerca di persone disponibili ad accattare l’incarico di presidente di seggio. Le Comunali di Palermo si stanno trasformando in un vero e proprio incubo. Alle 9:30 di oggi sono ancora 37 i seggi senza un presidente e che hanno dovuto respingere gli elettori giunti alle 7 per esprimere il proprio voto.
Le Donne: “Tutti rifiutano”
Da Sferracavallo allo Sperone, il quadro è uguale. “Per tutta la notte abbiamo chiamato centinaia di persone, nessuno vuole fare il presidente di seggio – dice sconfortato il segretario generale del Comune, Antonio Le Donne, al telefono con Livesicilia -. Stiamo facendo un lavoro enorme, ricevendo moltissimi rifiuti e anche qualche insulto. Una situazione allucinante”.
Seggi chiusi da Sferracavallo a Borgo nuovo
Operazioni ancora bloccate alla scuola Gregorio Russo di Borgo Nuovo, dove mancano ancora quattro presidenti, e alla sezione 264 di Sferracavallo, così come alla 344 alla Zisa. All’Istituto ‘Majorana’, nella zona ovest della città, il seggio 415 non ha mai aperto. Tre sezioni chiuse anche all’Istituto ‘Principessa Elena di Napoli’ di via Giovanni Baviera, all’Uditore. Caos anche alla sezione 516 di Borgo Molara, con scrutatori d elettori inferociti fuori dal seggio. Nella sezione 387 della borgata di Sferracavallo il presidente è stato nominato e il seggio sta aprendo così come nella sezione 196 di Cruillas.
In tanti segnalano la mancanza del presidente nelle sezioni 114, 67, 365, 384, 37 della scuola Valverde, 85, 67, 136 nel quartiere Zen 2, così come nella scuola elementare Ettore Arculeo, nel quartiere Zisa, dove alcune sezioni sarebbero ancora chiuse. Nella scuola Bragaglia su 5 sezioni solo una avrebbe aperto i battenti agli elettori. Difficoltà anche nelle sezioni 236 e nella scuola Giorgio La Pira, così come nella scuola Bentivegna dove la la sezione 411 e nella 222 del plesso Marvuglia nella zona di via don Orione. Ovviamente man mano che si reperiscono i presidenti di seggio, il presidente della Corte d’appello li nomina e si insediano nelle sezioni assegnate. Caos anche alla scuola ‘Marinella Braglia’, nella zona di corso Calatafimi, dove finora è stata costituita solo una sezione su cinque.
La Procura di Palermo, intanto, valuterà le segnalazioni che sono state inviate dal Comune sul caos seggi determinato dalla decisione di decine di presidenti di di dare forfait. I reati che potrebbero prospettarsi vanno dall’interruzione di pubblico servizio, al rifiuto di atti d’ufficio. Sono diversi i seggi rimasti chiusi nei quali gli elettori non hanno potuto votare ancora. Gli inquirenti dovranno accertare se la decisione di non presentarsi presa da alcuni presidenti, che dopo la nomina assumono la qualifica di pubblico ufficiale, sia stata adeguatamente motivata e i termini entro i quali l’abbiano comunicata. Sul caos seggi indagherà il pool di pm coordinato dall’aggiunto Sergio Demontis.
Il caos di sabato
Il caos era scoppiato nel pomeriggio di ieri, con le rinunce di novanta presidenti di seggio all’ultimo minuto. Il lavoro andato avanti per tutta la notte aveva consentito di rimpiazzare alcuni presidenti, ma la situazione è rimasta critica. Chi fosse interessato a ricoprire la carica di presidente di sezione elettorale può inviare una mail indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo a: ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it. Tra i requisiti indispensabili: il diploma di scuola superiore, il godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali e non aver parenti che sono candidati. Il compenso è di 280 euro per l’impegno nell’intera tornata elettorale, agli scrutatori va qualcosa in meno.
Lagalla: “Il governo intervenga”
“A fronte di quanto sta accadendo in molte sezioni elettorali, dove mancano addirittura i presidenti di seggio e le operazioni di voto non sono ancora state avviate, chiediamo un intervento deciso e immediato da parte del governo nazionale, affinché garantisca l’effettiva regolarità delle elezioni amministrative di Palermo”. Così il candidato sindaco del centrodestra a Palermo Roberto Lagalla.
Lomonte: “Intervenga la Procura”
“Da candidato alla carica di sindaco devo denunciare il collasso della macchina elettorale palermitana; un collasso che non ha pari dalla caduta del fascismo ad oggi. Ci sono sezioni ancora chiuse a un’ora e mezza dall’inizio teorico delle votazioni e gente che è rimandata a casa”. Lo dice Ciro Lomonte, candidato sindaco per i ‘Siciliani liberi’. “La pessima gestione di Orlando non consente neanche di esercitare un diritto costituzionale ai nostri concittadini – aggiunge – Non posso fare altro che sollecitare magistratura e forze dell’ordine ad intervenire per un fatto così grave e inaudito”.
Cuffaro: “I seggi rimangano aperti anche lunedì”
“Oggi stiamo assistendo all’ultimo scellerato atto dell’Amministrazione Orlando. Per la prima volta nella storia, a Palermo, si stanno mandando a casa tanti elettori pronti ad esprimere il proprio voto. Chiediamo al prefetto che i seggi rimangano aperti anche nella giornata di lunedì mattina per consentire a quante più persone di espletare il proprio voto e garantire così il rispetto di tale dovere e di tale diritto”. Lo dice il commissario regionale della Dc Nuova, Totò Cuffaro.