PALERMO – Tutti assolti. Un corteo di protesta in occasione della visita a Palermo dell’allora premier Matteo Renzi, nel 2016, culminò in un muro contro muro con la polizia. Furono usati anche i manganelli per disperdere la folla.
La terza sezione del Tribunale, presieduta da Fabrizio La Cascia, ha assolto undici imputati dal reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale con la formula perché il fatto non sussiste. I giovani attivisti rischiavano condanne sino a 15 anni di reclusione.
Il processo è durato oltre quattro anni. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Giorgio Bisagna, Elena Maiorca, Alessandro Martorana e Serena Romano che si dicono “soddisfatti per un epilogo doveroso di una vicenda, ove, a fronte di un corteo in sostanza pacifico vi era stato un significativo e a nostro avviso ingiustificato uso della forza da parte delle forze dell’ordine”.
La protesta fu inscenata tra piazza Pretoria e via Maqueda. I difensori hanno contestato l’ipotesi che i manifestanti – la stragrande maggioranza faceva parte dei centri sociali ma c’erano anche semplici cittadini – avessero cercato lo scontro. Secondo i legali, la limitazione dei movimenti del corteo stabilita dalla Questura era illegittima perché difettava di motivazione.