Palermo, sequestrati 10 mila 'Labubu' falsi: 7 persone denunciate

Palermo, sequestrati 10mila ‘Labubu’ falsi: 7 persone denunciate VIDEO

Le fiamme gialle hanno scoperto un giro d'affari da 500 mila euro
L'INDAGINE
di
2 min di lettura

PALERMO – Un giro d’affari che avrebbe sfiorato i 500 mila euro. A Palermo, la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre dieci mila falsi Labubu, pupazzetti da collezione, creati da Pop Mart. Di cui, alcuni modelli erano la copia di un esemplare venduto all’asta a Pechino per 130 mila euro.

In sette sono stati denunciati, tutti venditori e tra loro anche il titolare di un negozio di giocattoli all’interno di un entro commerciale. I peluche, originariamente disegnati da un artista di Hong Kong e venduti in tutto il mondo dal colosso nella produzione e vendita di giocattoli Pop Mart, sono diventati in poco tempo una tendenza, creando una corsa all’acquisto dopo essere stati indossati sui social da star internazionali della musica e del cinema.

I Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego hanno individuato sette esercizi commerciali che disponevano anche degli iconici peluche. Focalizzando l’attenzione soprattutto sul prezzo di vendita. Considerando che gli originali, a seconda della tipologia e della dimensione vengono venduti con un prezzo di partenza di circa 35 euro. Fino ad arrivare a diverse migliaia di euro per i pezzi meno diffusi o a tiratura limitata.

A seguito dei preliminari sopralluoghi effettuati all’interno dei negozi di giocattoli individuati, i finanzieri ne hanno selezionati sette, i quali, per prezzi praticati, fattura e packaging dei prodotti destavano particolari sospetti circa la loro originalità e provenienza. I controlli eseguiti presso i sette esercizi commerciali hanno fatto emergere come nella quasi totalità dei casi i Labubu fossero imitazioni perfette degli originali. Realizzati con materiali di qualità inferiore. Ma riprodotti con una cura tale da rendere difficile per un comune acquirente distinguere gli esemplari autentici da quelli falsi.

“Loghi e confezioni del tutto simili”

I prodotti, acquistati senza fattura da canali non ufficiali o da piattaforme e-commerce, perlopiù facenti parte della grande distribuzione, venivano venduti a prezzi di poco inferiori a quelli praticati per gli originali. E riportavano loghi, colori e confezioni del tutto simili a questi ultimi. Spesso corredati da etichette e codici identificativi non conformi o del tutto falsificati.

In un caso, l’intervento dei Baschi Verdi è stato effettuato in un negozio di giocattoli appartenente a una nota catena di distribuzione e posto all’interno di un centro commerciale cittadino.

Proprio in questo esercizio commerciale è stato rinvenuto il maggior numero di pupazzetti falsi. Tre mila tra negozio e magazzino. Dove sono stati trovati molti cartoni colmi sia di Labubu imbustati che di scatole per il confezionamento.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI