Palermo, "Sorella sanità 2": funzionari, un carabiniere, imprenditori

Blitz Sorella sanità 2: funzionari, carabiniere, imprenditori NOMI

Chi sono le dieci persone raggiunte da una misura cautelare

PALERMO – Dal mare magnum della sanità siciliana spuntano dieci pedine che avrebbero fatto parte del sistema per il controllo di appalti per 700 milioni di euro banditi dalla Regione siciliana. Ecco l’elenco degli indagati nell’inchiesta della Procura di Palermo.

Gli arrestati

In carcere è finito Giovanni Luca Vancheri, 53 anni, di Caltanissetta, funzionario dell’Asp di Enna, indagato per corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Ai domiciliari finiscono Stefano Mingardi, 57 anni, commercialista di Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, indagato per riciclaggio ed emissione di fatture false; Loreto Li Pomi, 59 anni, nato a Palermo, luogotenente dei carabinieri, in servizio al Nas, indagato per tentata turbata libertà degli incanti; Giuseppe Bonanno, 45 anni, di Caltanissetta, referente della società Althea spa, indagato per corruzione; Cristian Catalano, classe 1982, di Palermo, anch’egli referente della Althea e accusato di corruzione.

Obbligo di dimora

Questi gli indagati a cui il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha imposto l’obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria: Luigi Gianazzo, 55 anni, di Catania, amministratore delegato della società Dedalus Italia spa (corruzione); Giuseppe Gallina, 54 anni, nato a Carini nel Palermitano, amministratore della società Healtech srl (riciclaggio ed emissione di fatture false); Alberto Vay, 49 anni, di Villarbasse, in provincia di Torino, dirigente della società Viviso srl (turbata libertà degli incanti e corruzione); Claudio Petronio, 67 anni, di Molteno, in provincia di Lecco, dirigente della Vivisol srl (turbata libertà degli incanti e corruzione); Massimiliano D’Aleo, 47 anni, di Altavilla Milicia, nel Palermitano, referente della società Generay srl (tentata turbata libertà degli incanti).

Stop temporaneo a tre imprese

Per tre imprese il giudice ha stabilito il divieto temporaneo di lavorare con la pubblica amministrazione: Healtech srl (riparazione e manutenzione di apparecchi medicali, con sede a Carini); Vivisol srl (fabbricazione di medicinali e preparati farmaceutici, con sede a Monza); Althea spa (riparazione e manutenzione di apparecchi medicali, con sede a Roma).


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