Palermo, sposa la donna che lo fece arrestare e viene assolto - Live Sicilia

Palermo, sposa la donna che lo fece arrestare e viene assolto

Il caso di un venditore ambulante del rione Kalsa. Denunciato dalla compagna divenuta sua moglie

PALERMO – E vissero felici e contenti. Nonostante lui fosse finito nei guai giudiziari per colpa di lei. L’amore ha trionfato, ma in mezzo ci sono un arresto e due processi. Nell’ultimo, in appello, un uomo di 52 anni ha rischiato una condanna a due anni di carcere. Tanti ne aveva chiesto la Procura.

L’imputato, un venditore ambulante di frutta e verdura nel rione Kalsa, nel 2015 finisce agli arresti domiciliari. La compagna lo ha denunciato per stalking. L’uomo che l’aveva resa madre di due figli le aveva reso la vita un infermo. Messaggi, appostamenti sotto casa, pressioni e minacce.

All’ambulante viene imposto il divieto di avvicinarsi alla donna. Viola le prescrizioni o lo spediscono ai domiciliari per un anno e mezzo.

Nel corso del processo il suo legale, l’avvocato Alessandro Musso, sostiene che nel comportamento dell’imputato non ci fosse alcun intento persecutorio. Voleva solo vedere i figli, cosa che gli veniva impedita dalla compagna.

Poi si gioca la carta del testimone che non ti aspetti. In aula si presenza la vittima che vittima non è più. Al contrario hanno deciso di sposarsi. Con il sì all’altare si sono messi alle spalle il passato burrascoso e le incomprensioni.

In primo grado l’imputato viene assolto. La Procura fa ricorso. Secondo l’accusa, l’uomo merita di essere condannato a due anni. I giudici di appello lo assolvono. La vicenda giudiziaria, di dronte a due assoluzioni e a un matrimonio, dovrebbe essere definitivamente chiusa.


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