Palermo, ultras e fiamme a Monte Pellegrino: una condanna, 12 assolti

Palermo, ultras e fiamme a Monte Pellegrino: una condanna, 12 assolti

Per spegnere le fiamme si lavorò un intero giorno

PALERMO – Tutti assolti tranne un imputato che ha ammesso le proprie responsabilità. Il 23 maggio 2021 in occasione della partita Palermo-Avellino al Barbera divampò un incendio a Monte Pellegrino. Era un segnale degli ultras “banditi” dallo stadio con il Daspo. Vincenzo Calzetta è stato condannato a un anno e quattro mesi dal giudice per l’udienza preliminare Andrea Innocenti.

Gli assolti

Sono stati assolti Rocco Pochì, Claudio Rinella, Mariano Calò, Giacomo Benigno, Nicolò Buscemi, Pietro Piscopo, Giovanni Guarino, Bernardo Nucatola, Antonino Gallo, Francesco Paolo Mazzara, Antonio Quaranta, Gioacchino Spitalieri. Facevano parte del gruppo “Ultras Curva Sud” ed erano assistiti dagli avvocati Walter Cutrono (ne difendeva sette), Giovanni Pecorella, Giuseppe Caltanissetta, Vincenzo Parrino, Salvatore Giordano, Vincenzo Danilo, Fabio Punzi.

Ingenti danni

Decisero di sostenere la loro squadra del cuore accendendo fuochi d’artificio e fumogeni in cima a Monte Pellegrino. Un gesto che provocò un vasto incendio che ha lambito alcune abitazioni e messo a rischio le antenne radiotelevisive di Pizzo Manolfo. Nel corso del processo è emerso che ad accendere la miccia fu il solo Calzetta. Per spegnere le fiamme si lavorò un intero giorno, con il supporto dei canadair per un costo di trentamila euro.


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