Palermo, un'occasione persa |Frosinone può rivelarsi inutile - Live Sicilia

Palermo, un’occasione persa |Frosinone può rivelarsi inutile

Con l'Atalanta un pari che serve a poco. Al "Matusa" ultima chiamata, ma anche una vittoria potrebbe non bastare.

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PALERMO – Se la speranza è l’ultima a morire, a quella bisogna aggrapparsi. Il pari contro l’Atalanta nel silenzio del “Barbera” poco o nulla sposta nella corsa alla salvezza, semmai appare come l’ennesima occasione persa per un Palermo comunque capace di rimontare e di rimediare un punto quando oramai sembravano pronti a scorrere i titoli di coda su un campionato avaro di soddisfazioni. Il tanto vituperato Struna tiene accesa una fiammella che dovrà essere tramutata nel fuoco sacro di chi ha voglia di sovvertire un pronostico a questo punto del torneo sfavorevole già a partire dalla trasferta spareggio di Frosinone, in programma domenica alle 12.30. Ma al “Matusa” ci vorrà ben altro rispetto a un calcio di rigore (il primo stagionale) e a una rete sostanzialmente figlia del caso. Il tutto, in attesa di conoscere l’esito del posticipo che vedrà il Carpi di Castori sul campo del Milan.

Incoraggiante il sussulto di carattere mostrato dopo la rete del momentaneo vantaggio orobico firmata da Paletta, tuttavia gli errori sia sotto porta sia a livello difensivo si confermano marchiani e preoccupanti. Le difficoltà a imbastire la manovra a completare il quadro. Rimangono quattro giornate per provare a fare quanti più punti possibili, sperando che nel frattempo le avversarie si fermino. Necessario far scoccare la scintilla, d’altronde solo uno scatto di nervi potrebbe salvare un Palermo povero di contenuti e prigioniero delle consuete sbavature. Pochi giorni per preparare quella che davvero rappresenta l’ultimissima spiaggia: se in Ciociaria non dovesse arrivare un successo che manca da tre mesi, ogni discorso sulle gare successive sarebbe pressoché inutile. Non si può più sbagliare, frase ritornello che accompagna i rosanero da diverse settimane, oramai.

Capitolo a parte merita l’atmosfera spettrale di uno stadio vacante in ogni ordine di posto. Del clima di festa che dovrebbe contraddistinguere una manifestazione sportiva neanche l’ombra. Mancava il colore, mentre serrati si sono dimostrati i controlli per quei pochi che hanno potuto assistere dal vivo all’ultima gara infrasettimanale della stagione. Gli ultras si sono tenuti lontani dall’impianto di viale del Fante, tutto è filato liscio ma in maniera meccanica. Nei dintorno del “Barbera” nulla che facesse pensare allo svolgimento di una gara di Serie A. Un calcio che si affida a una forzata indifferenza. Uno sport fatto dagli appassionati e per gli appassionati che si chiude a riccio in un impianto sino a una decina di giorni fa tra i più corretti d’Italia. Scopertosi dapprima un’arena senza gladiatori dopodiché violento. Infine silenzioso. Forse è il momento di ricominciare da capo.


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