PALERMO – Il frastuono del traffico con il suono assordante dei clacson delle auto che di giorno transitano in via Lincoln lascia posto al silenzio nel quale si muovono le vetture che, di sera, sostano sul ciglio della strada per contrattare il prezzo con le prostitute.
Soprattutto la mattina via Lincoln, uno dei principali assi viari della città di Palermo, è una bolgia infernale. Il traffico, spesso dovuto alle auto in doppia fila e ai mezzi pesanti fermi per lo scarico merce, è uno dei problemi che lamenta chi vive in questa zona. Nei giorni di punta si snodano lunghi serpentoni di auto.
“Uscire con l’auto dal parcheggio di casa è un’impresa, spesso restiamo intrappolati, a causa dei mezzi posteggiati davanti agli ingressi. Per non parlare del fatto che viviamo con le prostitute a due passi dalle abitazioni”. È la denuncia di un gruppo di residenti esasperati.
“È impensabile lasciare le bici, anche se incatenate fuori casa, perché vengono rubate ma non siamo neanche sicuri quando li posteggiamo all’interno, ormai, entrano anche dentro i palazzi”.
Allo splendore dell’orto botanico e di Villa Giulia che si affacciano sulla strada, si contrappone il degrado. Turisti e passanti s’imbattono giornalmente tra spazzatura e rifiuti ingombranti abbandonati sui marciapiedi malridotti.
“La raccolta differenziata funziona male – aggiungono – e nelle vie limitrofe non è neanche iniziata. Montagne di rifiuti sono lasciati giornalmente per strada e giorni fa sono stati dati alle fiamme. È diventata – concludono – una zona invivibile tra incuria e abbandono”.
Per far sentire la propria voce, gli abitanti della zona, il 28 maggio dalle 10 alle 12, scenderanno in strada. Oltretutto armati di guanti e sacchi ripuliranno i marciapiedi. La protesta è organizzata dai residenti di via Lincoln, insieme al comitato Kalsa. “Nessuno merita di vivere o esercitare la propria attività in una discarica – commentano – così come nessun turista merita di non essere ben accolto”.