Palermo, il video con la refurtiva sul tetto incastra i ladri

Palermo, il video con la refurtiva sul tetto dell’auto incastra i ladri

I retroscena del blitz che ha portato all'arresto di cinque persone

PALERMO – Traditi dalle intercettazioni telefoniche e da un video fatto con il cellulare. I carabinieri di Lercara Friddi sono partiti da un furto e hanno scoperto che i cinque arrestati nel blitz della scorsa notte ne avrebbero commessi altri 24. Tutti in provincia di Palermo.

Il modus operandi era ripetitivo. Si muovevano dal capoluogo a bordo di macchine rubate, ma c’era sempre un mezzo pulito pronto per darsi alla fuga in caso di pericolo.

Accadde che una volta furono costretti a lasciare per strada la refurtiva in fretta e furia. Rischiavano di essere scoperti. Meglio disfarsi del bottino razziato in un casolare di campagna.

“Là tutta la roba fuori c’è… duemila euro di roba lasciata c’è… tagliaerba, tre motoseghe”, diceva Silvio Di Maria, uno degli arrestati.

“Il furto è meglio della ricettazione”, aggiungeva Simone Di Maria, ipotizzando l’eventuale contestazione in caso di arresto. Dovevano per forza tornare sul posto perché alla vista di una gazzella dei carabinieri avevano lanciato dal finestrino “il ferro”, e cioè una pistola.

Quel giorno erano stati fermati, ma erano a bordo della macchina pulita. “Questa denuncia è a piede libero… ora loro ci indagano, se ci sono altri due indizi ci fanno il processo… a piede libero”, aggiungeva Silvio.

Di indizi ne sarebbero arrivati tanti altri. Compreso un video, trovato sul cellulare dei Di Maria. Filmavano Mirko Semilia e Marco Fascella, a bordo di una Opel Agila. Sul tetto avevano caricato un frigorifero e un decespugliatore, rubati poco prima.


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