Davanti a una tribuna piena e colorata di biancoverde, l’Ortigia sbaglia approccio e viene piegata dallo Spandau 04 Berlin, uscendo così dall’Euro Cup. I biancoverdi entrano in acqua troppo timidamente, soffrendo la forza fisica dei tedeschi e subendo un gap divenuto, man mano che passavano i minuti, impossibile da colmare. Inutile, infatti, anche il bel tentativo di rimonta nell’ultimo tempo.
L’avvio della squadra di Piccardo è disastroso: i tedeschi vanno prima sul 2-0 e, dopo il gol di Cassia, dilagano fino al 6-1 di fine primo tempo. Nel secondo parziale, i tedeschi allungano fino al massimo vantaggio di sei reti e a metà gara gli ospiti conducono 9-3. Il pubblico continua a cantare e incitare l’Ortigia, capendo il momento di difficoltà, e Cassia risponde con due bei gol, ma la speranza di rimonta si scontra con i tre squilli dello Spandau, che chiude la terza frazione sul +7. Gli ultimi otto minuti sono incredibili e fanno aumentare l’amarezza in casa biancoverde. Gli uomini di Piccardo, infatti, provano una rimonta miracolosa, ma il parziale di 7-2 che fa sognare i tifosi non basta. Finisce 14-12.
A fine gara, coach Stefano Piccardo non nasconde la sua delusione: “Partiamo dal presupposto che, se in un ottavo di finale hai un approccio simile e prendi un parziale di 6 a 1 nel primo tempo, la responsabilità è la mia, perché sono io l’allenatore, il comandante della nave. La squadra ha avuto un inizio vergognoso, poi durante la partita abbiamo un po’ recuperato. Ma non si può pensare di giocare in Europa con questa poca attenzione sia difensiva che offensiva. Comunque, merito allo Spandau. Quella di oggi è una severa lezione che serve sia a me, come allenatore, sia ai ragazzi, per un processo di crescita che deve esserci e c’è, soprattutto nelle sconfitte”.