Papale: "La parola mafia? |Inventata in alta Italia" - Live Sicilia

Papale: “La parola mafia? |Inventata in alta Italia”

Il deputato precisa: "Non ho mai detto che la mafia non esiste, ma..." Sul caso interviene l'associazione Libera Impresa. 

Il video segnalato dai lettori
di
2 min di lettura

CATANIA – “Perché con la scusa della mafia, che è una parola che hanno inventato in alta Italia….”. Parole di Alfio Papale, deputato regionale azzurro. L’esponente di Forza Italia, lo scorso 2 febbraio, è stato invitato insieme agli onorevoli belpassesi Gianina Ciancio e Giuseppe Zitelli ad una seduta del consiglio comunale di Belpasso per una visita istituzionale. Papale è il protagonista di un video inviato in redazione, che pubblichiamo (GUARDA QUI), in cui il nostro lettore mette in evidenza le esternazioni (poco felici, forse) che sono scappate al deputato sull’ipotetica invenzione della “parola mafia”.

Per dovere di cronaca, Papale precisa e non mette in dubbio che la mafia esiste. “Non è che non esiste, per carità!”, afferma. L’argomento del contendere, affrontato da Papale, è quello sull’incapacità degli amministratori locali di indire gare e chiudere appalti pubblici. E quindi di spendere i soldi pubblici. Un blocco che avrebbe un alibi. La mafia. Con la “scusa della mafia”. E allora, dice il deputato azzurro, “lasciamola perdere la parola mafia”, ma “dobbiamo dire se siamo in grado di fare determinate attività o non siamo competenti”.

Al deputato azzurro abbiamo chiesto dei chiarimenti. Il parlamentare siciliano ha inviato una nota, che pubblichiamo integralmente. In merito al video segnalato da Live Sicilia-Catania, l’on. Alfio Papale precisa quanto segue. “Non ho mai detto che la mafia non esiste, che invece è una cancrena che affligge la Sicilia – precisa l’on Papale – tuttavia ritengo che è compito del buon amministratore portare avanti progetti, far arrivare finanziamenti, lavorare per la crescita del territorio combattendo il malaffare, attuando procedure trasparenti e secondo i termini di legge. Considero, invece, i peggiori amministratori quelli che, nascondendo le proprie incapacità dietro la paura della mafia, creano uno stato di inerzia tale da riuscire a bloccare la crescita del territorio”.

Sul caso interviene il Presidente Cunsolo dell’Associazione Libera Impresa di Belpasso. “Ovviamente prendo le distanze – dice. Il deputato ha parlato come una persona priva di cultura, di razionalità e competenza. La mafia va combattuta tutti i giorni oltre che con i fatti anche con le parole. Le parole sono il primo mezzo per fare cultura della legalità, partendo dalle scuole. È inaccettabile che un ingegnere e un uomo delle istituzioni possa parlare così”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI