PALERMO – Debutta anche a Palermo il taxi sharing, ossia il taxi “condiviso” che con due euro a testa consentirà di effettuare cinque percorsi urbani e, con 8 euro a testa (minimo 4 persone), di arrivare fino all’aeroporto. Un’iniziativa partita in via sperimentale già da qualche anno e che ad agosto 2014 è stata approvata dal consiglio comunale: il tragitto fino al Falcone-Borsellino è già attivo mentre gli altri 5, che collegano il centro con il Foro italico o i parcheggi Basile e Giotto, capolinea dei pullman extraurbani, saranno attivati a gennaio. Anche se non mancano le polemiche interne all’amministrazione comunale per il ritardo nell’avvio.
“Il 2015 è l’anno di mobilità cittadina, esprimo apprezzamento a Confesercenti e alle cooperative dei tassisti che hanno condiviso il nostro approccio culturale – ha detto in conferenza stampa il sindaco Leoluca Orlando – è partito il car sharing, il bike sharing, partirà il tram. Stiamo presentando l’alternativa al trasporto privato perché il taxi è servizio pubblico come quello dell’Amat”.
A Villa Niscemi, oltre al primo cittadino, erano presenti anche l’assessore alle Attività produttive Giovanna Marano, il presidente di Confesercenti Palermo Mario Attinasi, Orazio Marra, componente della presidenza di Confesercenti, il segretario regionale Uri Gaetano Calista, il segretario regionale Arta Francesco Cangelosi e i presidenti delle cooperative Massimo Federico e Francesco Calista. “Le due cooperative dei taxi hanno predisposto questo servizio e faranno sì che possa funzionare, dando alla città la possibilità di prevedere un piano di mobilità in linea con le altre città europee – ha spiegato Attinasi – tutte le città sono in crisi per il troppo inquinamento, è bene quindi dotarsi di una mobilità e di un servizio alternativi all’auto privata. Il sindaco ci ha assicurato che entro gennaio verranno posizionate le tabelle. A gennaio partirà anche la app: con la geolocalizzazione, si potrà prenotare e pagare telematicamente”.
Una novità, quella della App, che ha fatto dire al Professore che “questa sarà la nostra risposta a Uber, che non avrà modo di venire a Palermo. Con queste tariffe si fidelizza il rapporto tra il palermitano e il taxi. Inoltre d’intesa con Gesap elimineremo le fermate intermedie che i pullman fanno nel tragitto fra la città e Punta Raisi”.
Ma, come detto, non sono mancate le polemiche. “Nell’esprimere soddisfazione per il via al taxi sharing a Palermo, un servizio innovativo che contribuirà a migliorare la mobilità nella nostra città e che dà opportunità sia ai cittadini che alla categoria dei tassisti, ci rammarica che questo sia arrivato solo dopo 16 mesi dall’approvazione del regolamento da parte del Consiglio comunale – dice il presidente del Consiglio comunale di Palermo, Totò Orlando – è innegabile che qualcosa non funziona per come dovrebbe. Il sindaco, quindi, intervenga su quei pezzi dell’amministrazione che non attuano i programmi e che quando lo fanno, spesso, lo fanno male o nella migliore delle ipotesi con ritardi ingiustificati”.
“L’atto esitato rende il taxi un mezzo di trasporto pubblico più popolare e diffuso, sappiamo che il percorso non è stato facile ed è chiaro che si innesca un meccanismo concorrenziale – ha spiegato la Marano – il taxi sharing è un modo di mettere meglio sul mercato il servizio pubblico, che i taxi svolgono in tutte le grandi città. Speriamo in un adeguamento dei mezzi nel giro di qualche anno. Il taxi sharing favorirà anche la socializzazione”. “Vogliamo che la cittadinanza si muova anche con i taxi, con prezzo così bassi vogliamo attirare nuovi clienti”, ha aggiunto Calista.
Ma come funzionerà il taxi sharing? Le vetture saranno identificabili grazie a un disco giallo con la scritta “taxi sharing” e sarà possibile attivare il servizio tramite le centrali radio-taxi che smisteranno le prenotazioni presso i centri di raccolta o le aree di stazionamento (Stazione Centrale, piazza Castelnuovo, piazza Papa Giovanni Paolo II). Sono previsti 5 percorsi urbani, al costo fisso di 2 euro a persona, e uno extraurbano al costo fisso di 8 euro a persona (minimo 4 persone). Il primo percorso collegherà la Stazione centrale a piazza Papa Giovanni Paolo II (ex De Gasperi), passando per piazza Ruggero Settimo (Politeama). Il secondo percorso collegherà il parcheggio Basile con la Stazione Centrale. Il terzo percorso collegherà il parcheggio di via Nina Siciliana con piazza Castelnuovo, passando per piazza Principe di Camporeale. Il quarto percorso il Foro Umberto I con via Notarbartolo, passando per piazza Castelnuovo. Il quinto percorso piazzale Lennon con piazza Castelnuovo, con passaggio intermedio in via Notarbartolo. Il percorso extraurbano la Stazione Centrale con l’aeroporto Falcone-Borselino, passando per piazza Ruggero Settimo, via Dante, viale Piemonte, piazza Matteotti e via De Gasperi.
“Ci fa piacere che oggi sia stato annunciato che un servizio fortemente voluto dal consiglio comunale e in particolare dalla commissione Attività Produttive, ossia il taxi sharing, è stato attivato – dice il presidente della commissione Paolo Caracausi (Idv) – nei giorni scorsi mi sono complimentato con i rappresentanti delle cooperative taxi per questo servizio che ho sperimentato e che è gradito da chi ne usufruisce. Mi erano pervenute lamentele nei confronti dell’amministrazione comunale e dell’Assessore Giovanna Marano per la mancata pubblicità e individuazione delle fermate che abbiamo immediatamente girato agli uffici. Il taxi sharing parte grazie a un lavoro sinergico tra la commissione Attività Produttive e i rappresentanti delle cooperative dei taxi, che hanno condiviso percorsi e tariffe. Anche la delibera del taxi sharing era stata predisposta dall’ex assessore Di Marco, così come tutte le altre fino a oggi approvate dal consiglio comunale o che giacciono in attesa di approvazione. L’assessore Marano doveva solo metterla in atto, cosa che fa con notevole ritardo, come denunciato anche dal presidente del Consiglio Comunale. Siamo ancora in attesa di ricevere una proposta da questo assessore che il sindaco Orlando ha voluto al suo fianco in sostituzione di Di Marco. La Marano sta fallendo in tutto quello che sta facendo e portando avanti. Al sindaco, a cui arrivano lamentele da parte di tutti, cittadini, associazioni di categoria, ordini professionali, dipendenti e per ultimi dai consiglieri comunali, le decisioni da adottare”.