'Partinico, i miei amici morti di Covid: attenti a Omicron'

‘Partinico, i miei amici morti di Covid: attenti a Omicron’

Un altro lutto tremendo. E il racconto di chi è in prima linea.
INTERVISTA AL DOTTORE PROVENZANO
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“Sono molto triste. Ci sono queste due persone, marito e moglie, questi due amici, che se ne sono andati per il Covid, Gregorio Bono e sua moglie Angela”.

Il dottore Vincenzo Provenzano, responsabile del Covid Hospital di Partinico ha la voce tirata. Lunghi mesi di spavento e di dolore, con il Covid che va su e giù. E adesso la scomparsa di una coppia di commercianti, molto nota in città, amici di tutti, anche suoi.

Abbiamo raccontato la loro triste storia. Sono morti a distanza di pochi giorni. Lui non vaccinato, lei sì.
“Con due dosi, ma diversi mesi fa. Aveva delle patologie e la terza dose è necessaria. Il dolore è forte, per loro e per tutti”.

Dottore, lei, qualche giorno fa, ha chiesto attenzione e restrizioni in Sicilia almeno per due settimane. Conferma?
“I fatti, purtroppo mi stanno dando ragione, perché i contagi e i ricoveri crescono sotto la spinta di Omicron. Dobbiamo intervenire subito”.

Qualcuno è rimasto sorpreso.
“Non è bello sentire l’amara verità. Ma, d’altra parte, anche il nostro Comitato Tecnico Scientifico ha proposto la Sicilia arancione e, se sarà il caso, rossa. Le cose sono come sono”.

E come sono le cose?
“Il Covid è una brutta bestia e aspetterei prima di affermare che Omicron ci sta portando fuori dal tunnel. Sicuramente non sembra grave per i vaccinati. Ma per i non vaccinati può essere terribile allo stesso modo di sempre. E serve la terza dose per mettersi ragionevolmente al riparo”.

Suggerimenti?
Vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi. L’ho detto e lo ripeto. E poi vaccinare i giovani, i bambini… Non c’è un momento da perdere. E insisto, mi scusi, sulla terza dose che è fondamentale per i fragili”.

Insistenza sacrosanta. L’ospedale è pieno?
“Al novanta per cento di non vaccinati”.

Ma ci sono pure quelli che hanno altri problemi.
“Sì, c’è una signora che si è rotta il femore ed è qui da noi perché positiva. Non è un caso isolato. Abbiamo bisogno di strutture di mezzo, dove mettere i positivi che, però, non stanno male per il Covid”.

Lei pone l’accento sui bambini.
“Io farei dei piccoli hub vaccinali nelle scuole, dove possono sentirsi più a casa. Secondo me con la scuola sarebbe il caso di essere prudenti e di aspettare qualche giorno prima di aprire”.

Partinico è stata colpita dal lutto.
“Un lutto davvero immenso. Gregorio e Angela erano voluti bene da tutti”.


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