Paternò, Dacia Maraini incontra gli studenti dell'istituto "Marconi”

Paternò, Dacia Maraini incontra gli studenti dell’istituto “Marconi” VIDEO

Un confronto partecipato con gli studenti

PATERNÒ (CATANIA) – Un incontro da tenere nei cassetti della memoria e nel cuore per i giovani studenti dell’Istituto comprensivo “Guglielmo Marconi” di Paternò. Che hanno avuto la possibilità di conoscere e dialogare con una delle scrittrici più celebri del panorama letterario italiano: Dacia Maraini.

Dacia Maraini a Paternò: l’incontro

L’autrice, di origine fiorentine, nella sala “regina Bianca di Navarra” del plesso Falconieri, ha dialogato con gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado – di Paternò e Ragalna – sui temi affrontati nella sua ultima opera dal titolo “Vita mia, Giappone 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia” un racconto autobiografico in cui la scrittrice ha rivissuto i dolorosissimi anni di umiliazioni e privazioni in un campo di prigionia in Giappone a seguito del rifiuto dei genitori, Topazia Alliata e Fosco Maraini, di giurare fedeltà alla Repubblica di Salò.

Prima di allora, quelli in Giappone (il padre si era trasferito con la sua famiglia per compiere degli studi su una popolazione giapponese, gli Ainu) erano stati anni felici. Poi, il buio, il dolore, la paura della morte, la fame. Anni orribili ripercorsi attraverso gli occhi, le sensazioni, l’innocenza di una bambina di sette anni e che solo oggi, a distanza di decenni, la scrittrice ha deciso di raccontare riaprendo una ferita profonda che neanche il tempo è riuscita a rimarginare del tutto.

Lo ha fatto oggi perché, come lei stessa ha dichiarato, “tira aria di guerra” ed oggi, più che mai, ha sentito il bisogno, l’urgenza di ripercorrere le tappe di quel lungo calvario per lasciare una testimonianza diretta di ciò che è stato, per imparare dal passato.

Il confronto

Tanto entusiasmo e partecipazione dei ragazzi e dei docenti. A partire dalla dirigente, Maria Santa Russo, con le docenti Erica Pulvirenti e Marica Tripi che hanno curato l’evento.
Numerose le domande poste dagli studenti alle quali la scrittrice ha risposto volentieri ed a sua volta ne ha presentate lei ai ragazzi chiedendo loro informazioni sui rispettivi progetti per il futuro, sulle loro passioni e arricchendo spesso le risposte di suggerimenti e consigli.

Insomma, un’opera in cui al di là della traccia storica e biografica, vengono toccati temi di carattere universale, dalla speranza, al tema della famiglia fino al coraggio. Il coraggio di essere liberi di portare avanti le proprie idee anche a costo della vita. Il coraggio, di non dimenticare.


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