Pdl e Pid: "Una buona manovra"| Le opposizioni: "Testo deludente" - Live Sicilia

Pdl e Pid: “Una buona manovra”| Le opposizioni: “Testo deludente”

Le reazioni
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L’approvazione del bilancio fa tirare un sospiro di sollievo al Consiglio comunale, che adesso potrà guardare con maggiore serenità alla pausa estiva dopo aver salvato il Festino e garantito la Gesip.

Per il consigliere del Pdl Nunzio Moschetti “abbiamo varato una manovra con pochissime risorse facendo un buon lavoro, grazie a pochi ma mirati emendamenti che hanno aiutato le categorie svantaggiate della città e i lavoratori”.

Soddisfazione anche da parte del Pid, espressa dal consigliere Gianni Di Maggio: “L’attuale situazione di crisi generale ci ha imposto dei limiti, sfido a trovare un bilancio comunale nel Sud che non sia asfittico. Non ci sono sperperi, i soldi sono stati tutti destinati ai problemi di Palermo”. Gerlando Inzerillo, di Fds, invita le opposizioni “a mettere da parte gli egoismi e a pensare alla città, rasserenando il clima e avendo come obiettivo il bene comune. E’ stato un bilancio sofferto ma siamo soddisfatti per aver tamponato le emergenze”.

Di diverso tono le dichiarazioni delle opposizioni. Vincenzo Tanania del Pd parla di “un bilancio che non soddisfa le esigenze della città, l’ultimo atto di una gestione tragica da parte di Cammarata e del centrodestra. Non sono state ascoltate le emergenze di Palermo, né sono stati favoriti i privati o i lavoratori. Adesso si volta pagina, Palermo ha bisogno e merita di qualcosa di più”. Per Mimmo Russo dell’Mpa, che ha abbandonato l’Aula prima del voto in segno di protesta, “questo è un bilancio scontato, visto che nessuno dei consiglieri vuol perdere il posto. Le lacerazioni si sono tutte ricomposte miracolosamente per salvare le poltrone. La classe dirigente non ha mostrato senso di responsabilità, si poteva fare di meglio. Ma la colpa più grave è aver dimenticato l’Amia, dal momento che adesso i commissari consegneranno i libri in tribunale”. Giudizio negativo anche per Cesare Mattaliano dell’Idv: “Non è un bilancio all’altezza della quinta città d’Italia. I servizi sociali vengono messi in ginocchio, non sono state trovate soluzioni adeguate alle mille emergenze. Ci candidiamo ad essere forza di governo per ridare dignità ai cittadini”.

Agostino Genova dell’Udc conferma la propria posizione critica “anche se per senso di responsabilità abbiamo mantenuto fino all’ultimo il numero legale. Non c’è nulla nella manovra per rendere la città più vivibile, dal verde alla mobilità passando per l’emergenza casa”. Antonella Monastra di Un’Altra Storia si dice convinta che “solo una piccola parte dei mali che affliggono Palermo ed i palermitani si traducono nella presenza in piazza Pretoria da ieri dei senza casa, delle comunità del disagio mentale ridotte allo stremo, dei lavoratori di Palermo Ambiente, di Amia e dei lavoratori della Gesip, che protestano per l’incertezza del loro futuro: loro rappresentano il vero fallimentare ‘ bilancio’ della stagione politica ormai decennale del centro destra palermitano”. Salvatore Mirabile degli Alleati per la Sicilia spiega il voto a favore del proprio gruppo: “Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità verso i cittadini, visto che ci sono alcune misure per il sociale. Auspichiamo una soluzione strutturale per la Gesip”.


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