Pensino a far funzionare bene il servizio ordinario: ogni mattina dopo la raccolta, sotto casa mia, in centro a Catania, via Sanfilippo a 2 passi dal viale R. Margherita, resta un porcile che nessuno provvede a spazzare!!!
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Tempi tempi non dura mai tutto il tempo..
Sindaco se puoi dire al tuo assessore di sistemare le strade siamo un uadi peggio di Orlando! Del rifacimento del manto stradale di tutta la via croce rossa statua ecc sento parlare da almeno 1 anni siamo alle montagne russe e ancora non si vede un operaio!! Già che ci sei caro sindaco , sempre per il tuo assessore, spero che prima o poi in questa città come accade in altre che vantano un pizzico in più di civiltà rispetto a Palermo venga fatta la segnaletica a terra. Da anni chiedo questa cosa gli operai non servono solo per rifare , peraltro ogni tanto, solo le strisce pedonali. Bisogna fare le linee le frecce per incanalare ecc caro sindaco puoi dirlo al tuo assessore? Grazie
Ne ricordo la fede quotidianamente vissuta come Grazia, mai data per scontata. L' umiltà dei grandi nel farsi servo della Parola e nel non farsi servire da essa. È stato in questa terra uomo che sceglieva quotidianamente la strada più difficile. Il Signore si è ripreso un gigante
La città è ai minimi termini, sporca e con semi discariche ovunque, in qualsiasi angolo. Per non parlare delle buche e dello stato del manto stradale in alcune aree della città e delle aree verdi lasciate completamente in abbandono. Un unico servizio va benissimo: multe, multe a raffica per il posteggio. Ma di cosa si vanta? Si faccia una camminata in zona Lazio, sarà felice di sentire i commenti dei residenti che camminano tra l’immondizia.
‘Anvedi sti esperti. Ma non lo sanno che per la “quota 100”, l’età minima è di 62 anni (con almeno 38 anni di contributi) ? Detto questo, hanno pensato questi esperti che forse chi vuole andare prima in pensione è perché non ce la fa più a sostenere certi carichi oppure perché comincia ad avere qualche problema di salute ? Si chiama “bias di selezione”. Personale sottoposto a lavori pesanti o a turni notturni o festivi che a una certa età (e dopo decenni) diventano insostenibili non può essere considerato alla stessa stregua di chi passa la vita lavorativa a scaldare una sedia in un ufficio con il sabato e la domenica liberi, le ferie intoccabili e il Natale a casa con i figli. E’ chiaro che chi, andato in pensione, passa la vita su un divano davanti alla TV non potrà star “meglio”. Ma la libertà di andare in pensione quando ancora non si è decrepiti (e quando si è sgobbato per decenni) consente di avere più tempo per sé, coltivare i propri interessi e le proprie passioni, magari fare una gita senza dover portarsi dietro pannoloni e sedia a rotelle.
Il vero problema, piuttosto, è il fallimento del turnover generazionale che costituiva una della basi di “quota 100”. Se uno dei suoi obiettivi era quello di “liberare posti” per i giovani, temo che siamo lontani mille miglia dal successo. Il risultato ? Lo smantellamento di molti servizi pubblici.