Petrolchimico e inquinamento | I cittadini scendono in piazza - Live Sicilia

Petrolchimico e inquinamento | I cittadini scendono in piazza

Il corteo partito dal centro storico di Ortigia ha raggiunto Piazza Duomo.

SIRACUSA – “Il sindaco è titolare di potere di vigilanza sulle industrie insalubri e pericolose”, con questo striscione, nel primo pomeriggio di oggi hanno aperto un corteo nel centro storico di Ortigia alcune centinaia di cittadini dei comuni del quadrilatero industriale Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli.

Ancora l’inquinamento ambientale di natura industriale, di recente finito al centro di una clamorosa inchiesta della Procura che ha posto sotto sequestro preventivo gli impianti dei colossi Esso e Isab, in cima delle preoccupazioni dei cittadini del Siracusano. L’obiettivo della manifestazione, partita da piazza Pancali e giunta in piazza Duomo sotto il palazzo di Città, è la responsabilizzazione dei sindaci dei quattro comuni coinvolti.

“Va ricordato loro che sono le massime autorità sanitarie presenti sul territorio”, spiega don Palmiro Prisutto, oramai simbolo di questa lotta contro l’inquinamento industriale, presente al corteo. Le ragioni più recenti che hanno fatto scattare la protesta, sono i continui episodi di miasmi di natura industriale avvertiti dalla popolazione e denunciati ai telefoni di Prefettura, polizia municipale, vigili del fuoco e enti di controllo; oltre che su alcune pagine social nate appositamente, all’interno delle quali si è coordinata la protesta.

A metà agosto, dopo una nottata con porte e finestre sbarrate, l’assessore all’Ambiente del comune di Siracusa portò i dati delle centraline in Procura. Solo ieri altri dati di un ennesimo evento sono finiti in mano al Prefetto con la richiesta di riaprire un tavolo tra enti locali, Asp e aziende. Mancavano quelli più importanti perché una centralina, ospitata in una scuola nella zona Nord della città, la più vicina al Petrolchimico, è stata spenta nell’operazione di controllo della caldaia: i funzionari delle Politiche scolastiche hanno dimenticato di dirlo ai funzionari delle Politiche ambientali. Durante il corteo di oggi, anche un blitz pacifico davanti alla Prefettura.

Questo richiamo alle responsabilità in forma di corteo sarà replicato in tutti i comuni coinvolti a partire da Augusta, poi Priolo e Melilli. La prima manifestazione, invece, ai primi di agosto, era stata di sostegno alla Procura che a fine luglio ha messo sotto inchiesta Isab e Esso per inquinamento dell’aria e indagato i suoi vertici per disastro ambientale colposo. Le prescrizioni imposte alle due aziende per inquinare meno, prevedono una fase di realizzazione di 12 mesi. In queste settimane di rinnovate denunce ed esposti per la cattiva qualità dell’aria, anche il procuratore capo Francesco Paolo Giordano, si è sentito di intervenire: “Gli effetti della nostra azione si vedranno nel tempo”. Sull’inchiesta che ha portato a risultati clamorosi ha aggiunto: “La procura non è più all’anno zero quando mi sono insediato io, nel settembre 2013, oggi ci sono le indagini tecniche che abbiamo messo in campo e i provvedimenti emanati e accettati dalle due più importanti realtà del Petrolchimico, di cui si è data contezza. È chiaro che gli effetti di questi nostri provvedimenti si vedranno a distanza, nell’arco di un anno, ma si vedranno senz’altro”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI