PALERMO – Otto piante di marijuana coltivate “indoor” con un sistema di lampade alogene rigorosamente collegato ad un impianto di energia elettrica abusivo. Finisce in arresto un diciannovenne nato a Salemi, Francesco De Cofano, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, coltivazione di sostanza stupefacente e furto aggravato di luce.
I carabinieri del Nucleo operativo hanno passato al setaccio la sua abitazione che si trova dalle parti di piazza Caracciolo, dopo averlo trovato in possesso di due stecchette di hashish e di quattro bustine che contenevano altra droga, nascoste in una grondaia nei pressi di via Maccheronai.
Proprio lì, i militari l’hanno notato mentre si avvicinava ad alcuni ragazzi. Con il sospetto che stesse per spacciare, l’hanno perquisito, per poi procedere ad una ispezione nell’appartamento vicino. Oltre alle piante di marijuana e all’impianto di illuminazione, i militari hanno trovato anche un misuratore di temperatura dell’ambiente, un timer analogico, una busta con diversi semi di marijuana, un tubo di plastica trasparente che conteneva altra marijuana, due bottiglie con gambi e foglie di marijuana, una bottiglia di fertilizzante ed una bottiglia di concime liquido.
Inoltre, anche un “panetto” d’hashish del peso complessivo di 73 grammi circa, un coltello da cucina di 33 centimetri con evidenti tracce di hashish e due bilancini digitali di precisione oltre al materiale per il confezionamento. Ad accertare la manomissione dell’impianto elettrico, i tecnici dell’Enel giunti in ausilio dei carabinieri. Per il diciannovenne sono infine scattate le manette.