Picchiata in classifica, cala 'Il Sole' sul sindaco Orlando

Picchiata in classifica, cala ‘Il Sole’ sul sindaco Orlando

Commenti

    Il sindaco peggiore di Palermo ha distrutto Palermo

    Diceva di amare Palermo e l’ha distrutta , appena finira’ il mandato andra’ via.

    Questi sondaggi sono come quelli politici, lasciano il tempo che trovano.

    Quindi secondo voi non risponde a verità che i parametri di gradimento sono tendenti allo zero? Sono tutte falsi questi sondaggi? Io invece dico che quelle percentuali sono al di sopra della realtà!

    Ancora non hai capito che il tuo Orlando politicamente è al tramonto .

    Leoluca Orlando sempre meglio del niente che prospetta il centrodestra: Saverio Romano o Francesco Scoma.

    Basta Orlando, le 1000 bare accatastate sono una oscenità! E lui ancora non si dimette, ne’ viene RIMOSSO . Sono nauseato

    Di fatti il centrodestra quando era ben organizzato, supero il suo sindaco nel 2007, oltre nel 2001. (Elezioni regionali)

    Se la bandiera da svebtolare è quella dell’accoglienza il Sinnaco Ollanno può aspiirare a fare il prete a San Martino.

    “…..che non può essere demandata alle dichiarazioni sgraziate delle tifoserie…..”.
    Quindi lamentarsi che il proprio genitore è accatastato con tutta la bara al cimitero dei Rotoli da 15 mesi è tifoseria? Ma di che parla questo signore?

    I sondaggi sono inutili e dannosi, proprio stasera in quello divulgato da Enrico Mentana al TG La7 si faceva vedere che sono in testa Lega e Fratelli d’Italia, io non ci credo affatto.

    Senta signor Giacomo, personalmente dei sondaggi “inutili e dannosi” ( per chi? ) o di quello che dicono i Tg più o meno di parte non me ne può fregare nulla così non mi frega nulla di questa politica del “non fare” ! Sicuramente la faccenda delle 1000 bare al cimitero dei Rotoli con i nostri cari defunti non sepolti da almeno 17 mesi è una cosa INDEGNA!

    “Trafitto da un raggio di sole ed e subito sera”
    Dedicata a lei pura poesia !!!

    Il covid non c’entra nulla!! Il Comune è in dissesto per le scelte scellerate del sindaco e per la sua incapacità di una lotta all’evasione. A Palermo non si paga la tari e il comune sta andando per aria . Ad aggravare il tutto i vincoli di finanza pubblica di derivazione comunitaria

    Nonostante l’assurdità di tale confronto l’assessore “sfiduciato” non ha tutti i torti.
    Se Orlando, nonostante i danni che ha prodotto in questi trent’anni, continua ad essere “gradito” al 39% dei cittadini , o a Palermo ci sono solo ciechi e masochisti o l’influenza e il potere clientelare del sindaco è molto più forte di quanto si pensava.

    Bisognerebbe capire se quel 39% fa riferimento al 100% dell’elettorato o al 40% di esso! Sono due cose MOLTO diverse!

    E’ ovvio che Catania difenda Orlando, ha realizzato una città a misura dei comunisti amministrando per onorare quelle politiche pseudo ambientaliste di sinistra e non per il benessere generale. Gli ideali politici dei compagni non hanno coinciso con ciò che la città si sarebbe aspettata ed è per questo che siamo precipitati agli ultimi posti in ogni parametro per vivibilità, qualità dei servizi e dell’ambiente. Anche il sindaco si ritrova agli ultimi posti per gradimento da parte dei cittadini. Ma il fiore all’occhiello di questa Giunta sono le 900 bare abbandonate a se stesse ai Rotoli da oltre un anno. In 9 anni di sindacatura Orlando non sono riusciti a gestire un paio di strutture utili alle cremazioni. La nostra città purtroppo è precipitata in ogni settore. Per la prima volta nella storia la città si spopola chi lascia Palermo supera chi arriva. Le priorità sono state sempre altre: bloccare la città renderla non fruibile per quei cittadini che ne avrebbero bisogno per onorare i propri impegni. La città è stata disseminata “trappole”, divieti lavori in corso ztl farlocche aree pedonali sempre più estese strisce blu street control ecc.ecc tutto per fermare quei pochi coraggiosi che ancora usano i propri mezzi per le proprie necessità per costringerli a lasciare a casa l’auto per appiedare tutti qualsiasi siano le distanze e gli impegni. . Di giorno quindi una città trasformata in sabbie mobili la notte via libera alla movida selvaggia regalando il centro storico a fannulloni e bevitori che bivaccano fino all’alba tra abusivi e venditori di cibo da strada. E’ questo il disastro operato da Orlando/Catania ma loro cantano vittoria e parlano di rivoluzione culturale una rivoluzione a favore di rom zingari e clandestini e a discapito dei cittadini palermitani diventati quasi ospiti sgraditi casa loro. “U papà” ci ha regalato solo macerie ma queste macerie appaiono gradite a tutte quelle sinistre radicali che lo sostengono. Sapremo rialzarci, mai più comunisti al governo della città.

    Il sole è gia tramontato da tempo forse se ne sono accorti solo adesso. Che tristezza, povera Palermo!!!!!

    Francamente mi meraviglio che non sia arrivato ultimo. Non ha mantenuto una sola delle sue promesse elettorali e lascia una città sporca, col peggior traffico d’Europa, con centinaia di bare per terra in attesa di tumulazione. Un autentico fallimento.

    Dovrebbe essere rimosso , altro che in classifica

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Senatore Faraone quanta ipocrisia nei suoi ragionamenti. Non è obbligatorio che Cuffaro faccia politica. Lei non dice quello che pensa. Non si può da un lato ricordare Falcone e Borsellino e al tempo stesso consentire a Cuffaro di fare politica. Avere scontato la pena non cancella il reato. Il reato resta . Il recupero non comporta necessariamente il reintegro di Cuffaro nella politica. È inquietante che Cuffaro abbia rifondato la Democrazia Cristiana. Ed è ancora più inquietante che abbia un seguito. Lo Stato deve assumere una posizione chiara e netta contro la mafia. Non avrebbe senso che ci siamo ancora uomini dello Stato rischino la vita e si dichiari che Cuffaro possa fare tranquillamente politica come se non avesse commesso nulla. La gravità del resto di Cuffaro è di avere commesso il reato da rappresentante delle istituzioni e non da comune cittadino. Ci pensi e si sforzi a dire quello che pensi. Basta con l'ipocrisia.

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