"Più responsabilità ai dirigenti? | Ora il rinnovo del contratto" - Live Sicilia

“Più responsabilità ai dirigenti? | Ora il rinnovo del contratto”

Commenti

    Ci vuole coraggio, ma voi del PD non ci meravigliate più. La macchina burocratica della Regione (inefficiente) costa un botto e voi pensate a come farla costare di più. E come al solito tutti i risultati sono stati raggiunti. Ma quali risultati? Spedire e-mail?

    che bello sto carro di Babbo Natate sta arrivanto con le renne giusto giusto per le elezioni, dunque per il momento vendete solo fumo e per giunta tossico, diciamo che a febbraio 2019 si è sboccata la trattativa per rinnovo dirigenza, quindi per il ninnovo Statale ci vuole ancora tempo, CONSIDERANDO che ARAN SICILIA non sa fare Manco il copiato, è meglio che i dirigenti si rivolgano all’Aran statale, perchè certamente avrarro rispetto a loro un contratto peggiorativo, e lei parla di rinnovo contratto come se fosse dietro l’angolo, ma quello non si vede manco all’orizzonte il rinnovo del contratto, si sente solo lo sfregarsi delle vostre mani per le imminenti elezioni Europee di Maggio e Basta, queste promesse, fatele dopo, siamo stanchi di inghiottire bocconi amari sempre alla vigilia di elezioni, vi farei tornare alle vecchie scuole elementari quando erano in vigore i sistemi coercitivi e v idarei tante bacchettate nelle dita-
    ,

    Sono un diretto interessato, onorevole Lupo la domanda sorge spontanea. Perché nella passata legislatura non lo avete fatto voi?

    Ci pensavo proprio stamattina… “Ma comu finiu cu contratto ri dirigenti regionali? Un faciemu ca è scarutu…” – mi chiedevo, preda di un sottile inquietudine…

    Sig.lupo con tutti i problemi che ha la sicilia a lei intetessa solo il contratto della peggiore classe dirigente d’Italia, quello che senza concorso e senza arte è lautamente pagato. Pensa di prendere i voti da questi raccomandati? Sempre più delusa da questo pd.

    Gentile Signora Franca, sono una dirigente regionale entrata per concorso nella pubblica amministrazione come, del resto, tutti i miei colleghi dirigenti. Vorrebbe darmi la sua fonte di informazione a riprova delle Sue asserzioni circa la nostra presa di servizio nella pubblica amministrazione che abbiamo l’onore di servire da svariati lustri? In quanto all’arte, gentile Signora, siamo laureati magistralmente e, molti di noi, plurispecializzati. In quanto alle raccomandazioni, se Lei è a conoscenza di qualche evento similare, faccia pure nomi e cognomi. Noi siamo qui ad ascoltarla e per lavorare, non per farci gratuitamente insultare. Per gli insulti, gentile Signora, ci difendiamo nelle sedi opportune così come dalle diffamazioni da parte di soggetti, ahimè, per lo più invidiosi e ignoranti. La invito, in conclusione, a evitare certi commenti gratuiti e intrisi di luoghi comuni e, se permette, di non conoscenza di fatti amministrativi.

    Legge di difficile applicazione, scritta da chi non conosce la realtà amministrativa in cui versa la regione. Con il personale qualificato posto in quiescenza chi dovrebbe essere il responsabile del procedimento un lavoratore ex PIP? O un Dirigente in regime di proroga contrattuale a seguito di una fantomatica riorganizzazione che se ne è persa ogni traccia?
    Infine il PD continua nel suo spettacolo ipocrita, non gli basta più nascondere il proprio simbolo alle elezioni, ora nascondono pure i lavori d’aula. Lupo propone emendamenti che un Governo tremulo approva, poi al voto finale si astiene e chiede in maniera ruffiana il rinnovo del contratto dei Dirigenti, cosa che avrebbe fatto meglio e con più decoro quando lui era vice presidente dell’Ars e il suo Partito Governava con Crocetta.

    Ancora una volta i piddioti hanno perso l’ occasione per stare zitti.Sono stati al Governo con Crocetta ,bulleggiando e ergendosi a paladini della legalità e giustizia .Hanno così a cuori le sorti dei regionali e non hanno fatto niente per rinnovarlo.

    Credo che ormai i politici e quelli siciliani in testa, non hanno più limiti quando esercitano il potere legislativo nel teatrino dell’irriverenza. E’ stata partorita una legge che scopiazza la legge nazionale n. 241 del 7 Agosto 1990 che disciplina per l’appunto il procedimento amministrativo, una legge dinamica continuamente aggiornata da ultimo con il D. L.vo n. 104/2017, che dopo circa 30 anni regola le principali attività amministrative messe in opera da tutta la P.A. Sicilia compresa. Non stupisce quindi il valore della legge approvata che vuole ridare all’organo politico il potere di incidere sull’attività amministrativa dal nostalgico sapore ante legge 10/2000, che stabilisce la netta separazione fra azione Amministrativa e quella politica. Sarebbe stato molto più serio far si che le buone leggi esistenti vengano applicate con rigore a cominciare dalla L. 241/1990 per la cui applicazione migliaia di impiegati regionali hanno frequentato corsi di formazione con enorme dispendio di risorse pubbliche.

    perché loro hanno le soluzioni a tutto sempre dopo……..

    Sig.ra Donatella, basta conoscere i cognomi di alcuni dirigenti e non o rapporti familiari o amicali di altri …….guardi che non siamo nati ieri! D’altronde se siete cosi bravi e preparati perché nulla funziona….e non mi dica la politica perché in ogni caso siete complici.

    E dire che tra la D e la T c’è un bel po’ di spazio….. si si rivolgetevi all’Aran nazionale…magari passando dalle scuole primarie.

    Carissimi tutto si è innescato con la famosa Legge Regionale Sicilia n.10 del 2000 di riforma della pubblica amministrazione regionale, che tra le svariate cose ha previsto a suo tempo un riassetto organizzativo creando una nettissima separazione, anzi alzando una vera e propria Muraglia Siciliana, altro che Cinese, tra gli impiegati appartenenti al comparto non Dirigenziale per capirci tutti coloro che oggi si trovano in categoria A-B-C-D ed il famoso e oggi ambito Comparto Dirigenziale, riconoscendo a quest’ultimo oltre che responsabilità, soprattutto un bellissimo Salto Economico, che sicuramente la stragrande maggioranza neanche immaginava.
    Tutto questo si è nel tempo, arrivando ad oggi, rivoltato contro lo stesso Bilancio della Regione Siciliana.
    Tanto che costoro influiscono sul Bilancio Regionale in misura nettamente superiore rispetto ai dipendenti del comparto non Dirigenziale, sembra un’assurdità ma è così.
    Oggi grazie a questa nuova norma sulla semplificazione amministrativa trovano lo spunto per sicuramente giustificare l’aumento a loro dovuto con il prossimo rinnovo del Contratto scaduto.
    Mentre ai dipendenti, comuni mortali, del Comparto non Dirigenziale a cui hanno rinnovato il Contratto da poco si è tradotto in un aumento medio di €. 50,00 – 60,00 netti mensili per tutti, dopo 10 anni di scadenza.
    Non credo proprio che al comparto Dirigenziale venga proposto un aumento simile.
    Con questa scissione prevista dalla L.R. 10/2000 è preclusa totalmente qualsiasi possibilità di carriera per il comparto non Dirigenziale, non avendo previsto alcunché riguardo ai criteri da seguire per un eventuale concorso interno.
    Il Paradiso Dirigenziale rimarrà solo un sogno nel cassetto per tutte le anime del purgatorio destinate a rimanere nel limbo dell’Amministrazione Regionale.

    Giusto che il pd difenda i privilegiati, ormai sono solo loro a votare per un partito che pesca tra Politeama e Viale Strasburgo.

    Non votavo per il PD ormai da tantissimi anni ma ora, grazie alla giustissima e condivisibile iniziativa dell’On. Giuseppe Lupo, lo farò nuovamente. Perchè sono queste iniziative che denotano la vicinanza di una classe politica alle profonde esigenze di chi lavora quotidianamente per rendere grande ed efficiente la nostra Regione Siciliana.

    Donatella scrive “sono una dirigente regionale entrata per concorso nella pubblica amministrazione come, del resto, tutti i miei colleghi dirigenti”. Ma quando mai??? La stragrande maggioranza dei dirigneti è entrta per un finto concorso (quello del genio civile che ha imbarcato pure tremila geometri) o grazie a vari altri escamotage come per esempio l’assitenza tecnica nel settore agricolo o le zone interne ecc. Il probelma della dirigenza regionale è poi dato dal fatto che, visto che pochissimi ormai hanno fomrazione giuridica od economica, essi siano collocati nei posti sbagliati. Agronomi che dirigono uffici legali, geologi che si occupano di contributi alle imprese, architetti di contabilità e così via. Aggiustate questa anomali e poi si potrà èparlare di contratto. Ricordo che il rpaporto in Sicilia tra dirigenti e impiegati e di 1 a 10. Ma al momentio dell’entrat in vigore della legge regionale 10/2000 e fino a qualche anno fa (prima dei pensionamenti) era addirittura di 1 a 5.

    Sig.ina Donatella mi spiace che scrive così perchè, non sarà il suo caso, ma se è un dirigente regionale il suo stipendi o netto mensile non è meno di euro 3.700,00 più le parti variabili che oscillano mensilmente tra un minimo di 1500 a massimo 3000 euro circa da sommare allo stipendio è abbastanza. Non sarà il suo caso ma sà bene che nel 2001 con una legge la Regione ha promosso a dirigente regionale n.2646 persone. Vergognoso. Non sarà il suo caso ma di questi 2646 persone, non tutte erano laureate e non tutti avevano espletato un concorso pubblico per dirigenti. Una minima parte ha espletato un concorso il resto dei dirigenti assunti, al solito, con leggi speciali. Non sarà il suo caso sig.ina Donatella ma la maggior parte dei suoi colleghi dirigenti esplera compiti non adeguati ai propri studi, ecco che l’agronomo al contensioso o l’ingegnere all’ufficio contabile crea la peggiore classe dirigente d’Italia. Sig.ina Donatella si senta fortunata di quello che ha per quello che dà.

    Vergogne siciliane!
    Ma Dirigenti di cosa?

    Cara Donatella e altri suoi colleghi dirigenti, lasciate perdere.
    Come la girate e l’argomentate, questa discussione prenderà, comunque, sempre la stessa piega. Ormai negli anni si è consolidato il luogo comune, soprattutto in Sicilia, che i dipendenti pubblici, soprattutto i dirigenti, non fanno niente e guadagnano tanto. La politica, tutta la politica, ha alimentato questo luogo comune.
    E’ ormai una battaglia persa.
    Poi nel suo caso si trova contro pure i suoi colleghi non dirigenti, che pensano che loro sarebbero più bravi di lei.
    C’è però un unico modo per far cambiare idea a chi spara a zero contro voi dirigenti: farli diventare dirigenti pure loro. Purtroppo, non vedo altra soluzione.
    Buona giornata e buon lavoro!

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Speriamo che si trovi il modo per non disperdere alcun progetto politico che valga un vivere con un pensiero anche agli altri, a quegli altri che se la passano peggio di noi. Va benissimo, allora, il gentleman della politica (ovviamente anche gentlewoman, se si può dire). Ma il gentleman-driver che circa 80 anni fa andava nell'automobilismo non funzionerebbe alla guida del Pd. Qui, oggi, serve uno chauffeur, come dicevano “all'epoca”, capace di lasciare a terra chi in Sicilia, come se niente fosse, ha perso amministrative, regionali, politiche, europee.

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