BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Si è concluso nella tarda serata di oggi, con 5 condanne e un’assoluzione, il processo scaturito dalla operazione Ponente. Alla sbarra, oggi, davanti ai giudici del Tribunale di Barcellona gli imputati arrestati durante il blitz scattato nell’aprile 2010, quando la Squadra Mobile portò alla luce l’estorsione ai danni dell’impresa palermitana di Ettore Crisafulli impegnata nei lavori di riqualificazione del litorale di Ponente di Milazzo. Le indagini avevano accertato che la mafia barcellonese aveva costretto il titolare della ditta a pagare una tangente del 3% su un appalto da 7 milioni di euro. Alle resistenze del palermitano succedettero minacce ed attentati all’interno dei cantieri. La vittima fu costretta a pagare 30mila euro in due tranche. Sino a quando non decise di denunciare i fatti alla Squadra Mobile di Messina. Era il 2008. Seguirono le indagini e, due anni dopo, gli arresti.
Oggi le condanne: 8 anni a Carmelo D’Amico; 7 anni, 7 mesi e 10 giorni a Nicola Cannone e Francesco Carmelo Messina. Condannato a 4 anni e 9 mesi Francesco Di Maio; a 4 anni e 5 mesi a Salvatore Puglisi. Le accuse contestate, a vario titolo, sono di estorsione e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. E’ stato assolto Elio D’Amico.