PALERMO – Il gup di Palermo Maria Pino ha condannato quattro persone accusate di tentata estorsione ai danni di due imprenditori che avevano denunciato i loro aguzzini. Il giudice ha inflitto 8 anni e 4 mesi ad Antonio Di Maggio, 7 anni ciascuno per Pietro Daraia e Pietro Salamone, e 6 anni e 4 mesi per Tommaso Genovese. L’indagine è stata condotta dal procuratore aggiunto di Palermo, Vittorio Teresi, e dai sostituti Francesco Del Bene e Anna Maria Picozzi. Di Maggio, Daraia e Salamone, secondo gli investigatori avrebbero chiesto 300 euro al mese a una ditta di importazione e distribuzione di prodotti per la casa come “assicurazione per stare tranquilli”. Inoltre, sempre Di Maggio, con Genovese avrebbe chiesto al titolare di una ditta di commercializzazione all’ingrosso di carni macellate di fare loro “un regalo per le ormai prossime feste natalizie”. Le tentate estorsioni sono state compiute tra agosto e novembre del 2012.
Il gup ha inflitto 8 anni e 4 mesi ad Antonio Di Maggio, 7 anni ciascuno per Pietro Daraia e Pietro Salamone, e 6 anni e 4 mesi per Tommaso Genovese.
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