Pogliese difende l'ordinanza |"Non è contro i poveri" - Live Sicilia

Pogliese difende l’ordinanza |”Non è contro i poveri”

Il primo cittadino non lesina critiche agli avversari.

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CATANIA – Il sindaco Salvo Pogliese interviene sui social per difendere l’ordinanza che sta facendo tanto discutere. “Ogni cosa è discutibile, purché si rimanga nel merito e non si deragli sul binario delle suggestioni o peggio ancora delle falsità, messe in circolo ad arte per ragioni di bassa lega politica”, scrive il sindaco. “Perché è esattamente quello che qualcuno sta tentando di fare sull’ordinanza destinata alla tutela della sicurezza urbana e decoro nel territorio – che semplicisticamente viene chiamata anti bivacco – deviando le ragioni che hanno determinato l’adozione del provvedimento (che rivendico totalmente) verso una narrazione irreale e fuorviante”, argomenta il primo cittadino.

Poi chiarisce alcuni punti. “Anzitutto non è vero che è contro i senzatetto: noi vogliamo affermare un principio di buonsenso – per chi crea disordine, sporca, imbratta e disturba, non c’è posto nelle strade del nostro barocco -. E lo affermeremo. Con gli strumenti che la legge ci dà: quello dell’ordinanza che, come prevede il Decreto Minniti dell’aprile dello scorso anno e che città patrimonio dell’Unesco hanno adottato (vedi Firenze e Roma), deve prevedere necessariamente anche una sanzione, seppur formale, senza la quale il divieto non sarebbe effettivo; cosa che invece avviene con l’ordinanza e la previsione teorica di sanzione”. “Oppure pensiamo ai tanti che molestano nelle strade o addirittura imbrattano i monumenti o li danneggiano, fenomeno in netta crescita purtroppo a Catania: insieme alle forze dell’ordine vogliamo reprimere questi comportamenti, non altro”, scrive Pogliese.

Poi passa all’attacco. “Mi rendo conto, però, che in un periodo di fake news, agitare gli animi con gli slogan è molto più semplice che lavorare seriamente alle soluzioni possibili. Noi, anzi – lo ripeto -vogliamo togliere i senza tetto dalle strade, proponendo loro un rifugio accogliente e dignitoso; lavorando fianco a fianco con le associazioni di volontariato, che per fortuna hanno compreso lo spirito della nostra iniziativa e che martedì incontrerò assieme alle assistenti dei nostri servizi sociali”. “Si può pensare – scrive ancora-  anche all’utilizzo di immobili confiscati alla mafia da adibire allo scopo. Garantisco che le persone in stato di bisogno non solo non verranno toccate dall’ordinanza, anzi: col monitoraggio costante che verrà attuato, potranno avere più occasioni per trovare sistemazioni sicure e dignitose. Ma vogliamo togliere i balordi dalle nostre strade, facendogli capire che a Catania non c’è più posto per loro cancellando un certo andazzo da città senza regole quale si era ridotta, crocevia di centinaia di malintenzionati provenienti dalle più disparate parti del mondo.” E aggiunge: “Questi sono i fatti”. “Sui fatti sono disponibile al confronto. Con tutti.” “Un po’ meno con coloro i quali hanno amministrato questa città fino a venti giorni fa riducendola a terra di facile conquista e che oggi si sono riscoperti novelli mago Otelma, addirittura difensori zelanti delle povertà che per anni hanno fatto finta di non vedere. Perché non si capisce dove finisce il senso del ridicolo e dove comincia la disonestà intellettuale”, chiosa.


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