Porticello: recuperato l'ultimo corpo, ora tocca all'inchiesta - VIDEO - Live Sicilia

Porticello: recuperato l’ultimo corpo, ora tocca all’inchiesta – VIDEO

Si tratta di Hannah Lynch. È stato portata sul molo, dalla guardia costiera, alle 13

PORTICELLO (PALERMO) – I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato anche il corpo di Hannah Lynch, figlia di Mike proprietario della Bayesian, che è stata portata sul molo alle 13. Al naufragio del veliero, invece, è scampata la moglie, Angela Bancares.

All’appello mancava solamente la diciottenne che è stata trasportata sul molo di Porticello, con lei sono dunque sette le vittime accertate. La salma di Hannah Lynch è stata successivamente trasferita nel cimitero dei Rotoli. I vigili del fuoco hanno lungamente applaudito i colleghi sommozzatori che hanno effettuato le ricerche in mare delle vittime. Le operazioni sono concluse.

Il ricordo di chi la conosceva

Hannah, come viene descritta da chi la conosceva, era una studentessa modello. Tra i suoi sogni quello di entrare ad Oxford, sogno che si sarebbe avverato a breve.

Gli altri corpi sono stati recuperati nei giorni scorsi. Il primo è stato lo chef del super yacht Recaldo Thomas, mercoledì Chris Morvillo, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e le rispettive mogli, Anne Elizabeth Bloomer e Nada Morvillo e ieri Mike Lynch.

Le difficoltà nel recupero

Le operazioni di recupero sono state difficoltose a causa degli spazi stretti all’interno della barca, ostruiti da suppellettili e mobili, costringevano i sub a muoversi con lentezza e cautela. Il relitto si trovava anche a 50 metri di profondità e le immersioni per i sommozzatori non potevano essere più lunghe di 12 minuti che, tra discesa e salita, si riducevano ad otto.

L’inchiesta

La “palla” adesso passa agli inquirenti e alla procura di Termini Imerese, che ha già aperto un’inchiesta e dovrà ricostruire cosa è accaduto.

Una delle ipotesi, infatti, sarebbe quella di una presunta catena di errori umani. Le indagini della Capitaneria di porto, coordinate dal procuratore Ambrogio Cartosio e dal pm Raffale Cammarano, vanno avanti.

La deriva mobile, parzialmente alzata, potrebbe avere avuto un ruolo determinante nella minore stabilità dello scafo e nel conseguente rapido inabissamento del veliero, insieme ad alcuni portelloni aperti che avrebbero imbarcato una grande massa d’acqua in poco tempo. Ma sono tutte ipotesi che dovranno avere, eventualmente, conferma.

Saranno conferiti nei prossimi giorni gli incarichi per eseguire le autopsie. Gli esami saranno eseguiti dai medici dell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo.


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