Porto di Augusta e interporto di Termini | Iacolino incontra Almunia - Live Sicilia

Porto di Augusta e interporto di Termini | Iacolino incontra Almunia

L'europarlamentare ha incontrato il vicepresidente della Commissione europea. "Più vicino - ha detto Iacolino - il cofinanziamento del porto di Augusta. Ancora fermo quello per l'interoporto di Termini".

Unione europea
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L’europarlamentare siciliano Salvatore Iacolino ha incontrato oggi a Bruxelles il Vicepresidente della Commissione Europea, Joaquín Almunia, per discutere degli aspetti legati alla Concorrenza per il co-finanziamento europeo del Porto di Augusta e dell’interporto di Termini Imerese. L’incontro fa seguito alle precedenti interlocuzioni del mese di febbraio e agli incontri con il Commissario agli Affari Regionali Hahn nei mesi scorsi.

“Per il porto di Augusta, l’Autorità portuale e il Ministero delle Infrastrutture dovrebbero essere in grado di inviare la documentazione richiesta entro la prossima settimana, e ricevere così entro tempi ragionevolmente brevi il via libera definitivo – così come assicurato da Almunia – una volta verificata la coerenza della documentazione prodotta con il progetto messo a finanziamento.”

“Più complessa la situazione per l’interporto di Termini Imerese dove é necessario imprimere una forte accelerazione all’istruttoria: dallo scorso novembre 2011, infatti, la Regione non ha ancora inviato la richiesta formale di co-finanziamento attraverso i fondi strutturali alla DG Affari Regionali e nemmeno la notifica sulla compatibilità con la legislazione europea sugli aiuti di Stato alla DG Concorrenza”.

“Si tratta di due grandi opere strategiche per lo sviluppo della Sicilia orientale e il Commissario Almunia si é reso disponibile a consolidare un dialogo strutturato con le Istituzioni locali per accelerare il percorso che dovrebbe portare al co-finanziamento e alla realizzazione dell’hub portuale e dell’interporto.”

“L’ennesima pesantissima bocciatura della Regione siciliana nella gestione dei fondi strutturali FESR 2007/2013 è la concreta dimostrazione della carenza di cultura progettuale e dell’assenza di relazioni forti e continue con la Commissione Europea che sarebbero state risolutive per la finalizzazione dei progetti.”


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