Precari e reddito minimo |La manovra articolo per articolo - Live Sicilia

Precari e reddito minimo |La manovra articolo per articolo

Dalle stabilizzazioni dei lavoratori ai fondi per chi compra la prima casa, ecco quali norme contiene la legge.

PALERMO – Ha fatto e farà discutere molto. La legge di stabilità regionale è stata esitata dalla commissione Bilancio appena prima di Capodanno. Con qualche modifica, rispetto a quella presentata dal governo regionale a Palazzo dei Normanni. Una manovra da 964 milioni di euro solo per il 2014. Oggi alle 16 il temine per la presentazione degli emendamenti al testo che passerà al vaglio dell’aula. E sabato a mezzogiorno partirà il dibattito per l’approvazione entro il 10 gennaio. Ecco il testo della finanziaria. Punto per punto.

La prima parte della legge riguarda le disposizioni finanziarie. Dall’articolo 1 all’articolo 5 vengono determinati i saldi (226 milioni da utilizzare per il 2014, 272 milioni per il 2015 e 253 milioni per il 2016) e i fondi di riserva (330 milioni per il 2014), viene autorizzato il ricordo ad operazioni finanziarie (60 milioni di euro da destinarsi a spese di investimento dei comuni), si prevede la cancellazione delle entrate a fronte delle quali – a chiusura dell’esercizio 2013 – non corrispondono crediti da riscuotere nei confronti di debitori certi, e l’eliminazione (entro il 31 maggio) dei residui attivi con anzianità superiore ai 5 anni per i quali sia certificato “il venir meno delle ragioni del credito”. Poi il capitolo degli accantonamenti: 148 milioni per il 2014, 579 milioni per il 2015 e 679 milioni per il 2016.

Gli articoli 6 e 7 riguardano Comuni e (ancora) Province. La legge destina l’8,47% dell’Irpef ai Comuni siciliani. Una percentuale che assicura ai comuni una somma di 350 milioni di euro per il 2014, ai quali si vanno ad aggiungere trasferimenti per 40 milioni di euro, destinati alla copertura degli oneri relativi al personale precario L’intera manovra assicura perciò ai comuni un apporto complessivo di 450 milioni di euro. Una parte di quei soldi andrà in un fondo perequativo vincolato a specifici obiettivi individuati dall’amministrazione regionale. Prevista anche la creazione di un fondo da 60 milioni per gli investimenti. Dieci milioni di euro, poi, vengono stanziati per il funzionamento delle Province, e destinati ai servizi socio-assistenziali, a garantire il diritto allo studio, nonché al pagamento delle spettanze al personale dipendente.

Poi il capitolo che contiene le norme per il contenimento della spesa. Con l’articolo 8 si introduce anche nel settore sanitario il criterio dell’applicazione dei costi standard con conseguente revisione delle procedure di acquisto. A partire dal 2014 viene previsto un risparmio di 100 milioni per l’acquisto di beni e servizi. Ritirata dal governo, invece, la norma che riduceva l’ammontare complessivo delle risorse destinate al trattamento accessorio dei dirigenti sanitari e quello che bloccava, per il triennio il pagamento delle borse di studio in medicina. L’articolo 10 affida il servizio di pulizia delle strutture del sistema sanitario regionale alla Seus, vietando il rinnovo o la stipula di nuovi contratti con società private esterne. Con l’articolo 11 viene confermato il blocco dei rinnovi contrattuali del personale regionale e rinviato il pagamento degli arretrati. Con l’articolo 12 le competenze in materia di personale del corpo forestale e dell’antincendio, sino ad ora attribuite a due centri di responsabilità, confluiscono unitariamente al comando del corpo forestale, con un risparmio complessivo stimato in 180 milioni di euro. Unica eccezione è rappresentata dai lavoratori inseriti nelle graduatorie distrettuali che hanno espletato almeno 4 turni di lavoro di 51 giornate che continuano, invece, ad essere amministrati dall’azienda delle Foreste demaniali e che possono essere comunque utilizzati dal corpo forestale. Gli articoli 13, 14 e 15, disciplinano una serie di interventi in materia di personale dei consorzi di bonifica, dell’Ente di sviluppo agricolo e dell’Ente acquedotti siciliano finalizzati a garantire il pagamento degli stipendi, l’articolo 16 autorizza l’impegno di 8 milioni di euro per 10 anni massimo, “per far fronte agli oneri derivanti la messa in liquidazione dell’ente”. L’articolo 19 ridetermina la spesa destinata a garantire i collegamenti con le isole minori quantificandola per ciascuno degli anni 2014 e 2015 in 76,2 milioni con un risparmio rispetto all’anno 2013 di circa 15 milioni di euro.

Accantonato il capitolo sulle partecipate, che ne manteneva in vita soltanto 7 delle 34 attuali. La norma dovrebbe essere ripresentata in aula dal governo, così come quella riguardante le case abusive, che secondo la manovra sarebbero state utilizzate come alloggi popolari. L’articolo 22 disciplina l’assegnazione definitiva di terreni della riforma agraria agli attuali possessori. I terreni già appartenenti ai piani di ripartizione verranno trasferiti al patrimonio dell’Esa e istituisce la Banca della Terra di Sicilia. L’articolo 24 prevede che entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge siano predisposte dal dipartimento del bilancio le procedure per la cessione delle partecipazioni azionarie della Regione non ritenute strategiche.

Poi le misure per lo sviluppo. L’articolo 25 dispone l’obbligo per l’Ircac di versare nelle casse regionali il 50 per cento delle disponibilità del fondo a gestione separata, mentre il restante 50 per cento confluirà nel fondo unico dell’istituto. L’articolo 26, al fine di favorire l’accesso all’abitazione delle giovani coppie, anche di fatto, prevede la possibilità per Irfis Finsicilia di integrare il contributo già fornito dalla Cassa depositi e prestiti per i mutui. L’articolo 27 individua apposite misure a sostegno del pagamento delle rate di mutuo e di affitto. In particolare, prevede che l’Irfis FinSicilia possa integrare le risorse del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa. L’articolo 29 prevede interventi volti a favorire l’accesso all’abitazione dei nuclei familiari svantaggiati.

E si arriva al capitolo dei precari. L’articolo 30, dispone la realizzazione di un elenco regionale del bacino dei lavoratori precari degli Enti locali siciliani. Il personale inserito nell’elenco avrà priorità di stabilizzazione e otterrà la proroga dei contratti fino al 2016. L’articolo 32, invece proroga i contratti del personale a tempo determinato della Regione, e autorizza l’avvio delle procedure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato: un capitolo che costerà alla Regione quasi 27 milioni di euro. “Provvedimenti che tendono a immettere nei ruoli regionali altri 750 precari, utilizzando per circa 70 di loro (dirigenti e funzionari provenienti da Italter e Sirap) procedure di assunzione in via amministrativa, a fronte del fatto che la Regione Siciliana già conta circa 1.800 dirigenti e 16mila dipendenti”, denuncia il sindacato Cobas Codir. “Dall’altra parte – continua una nota del sindacato – Seconda commissione dell’Ars ha cassato dal testo l’articolo proposto dal governo regionale che consentirebbe – in linea con quanto previsto con le norme nazionali sul pensionamento con i requisiti pre-Fornero (finalizzato ad una operazione di spending review) – di ridurre del 5% il numero dei dipendenti regionali (oggi 16mila) e del 10 % il numero dei dirigenti regionali (oggi 1.800) con un risparmio di circa 20 milioni di euro a regime. Le segreterie generali di Cobas/Codir e Sadirs invitano, pertanto, il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, a ripristinare nel testo la norma che consente di ridurre le piante organiche dei dipendenti e dei dirigenti della Regione, attraverso le norme nazionali di pensionamento con i requisiti pre-Fornero; contestualmente, s’invita il governo regionale a modificare l’ipotesi di assunzione del personale precario”.

In materia di precari, poi, un articolo apposito nella finanziaria è dedicato agli ex Pip. L’articolo 35 stanzia 24 milioni a copertura dell’emissione degli assegni di sostegno al reddito per i 3.200 lavoratori della vecchia ‘Emergenza Palermo’, e, con un emendamento della commissione che non è piaciuto al governatore Crocetta, inserisce in questo stesso bacino circa 80 lavoratori ex Spo di Palermo che non erano rientrati nei trasferimenti alla Regione. L’articolo 36 prevede la stabilizzazione dei lavoratori dei cantieri di Servizio.

La legge prevede, poi, misure per favorire la digitalizzazione delle imprese, l’estensione dei benefici regionali alle coppie di fatto (articolo 39), l’istituzione del fondo regionale per le disabilità (articolo 40) che verrà finanziato con 2 milioni di euro l’anno, e l’istituzione del reddito minimo garantito per le famiglie disagiate: 400 euro al mese. Dall’articolo 42 all’articolo 47, infine, la legge dispone misure per il turismo, i teatri e lo sport. Viene istituito il fondo regionale per lo spettacolo, il fondo di rotazione per gli interventi straordinari, e stanzia 3 milioni e 800 per la legge sullo sport e 800 mila euro per la concessione di contributi alle società sportive isolane.

Nelle “disposizioni varie”, poi, vengono inseriti una serie di emendamenti preparati dalla commissione Bilancio. Tra questi, un articolo prevede l’incremento della pensione per gli ex dipendenti delle vecchie Asi, un altro stanzia 250 mila euro per i lavoratori ex Pirelli di Siracusa, un altro stanzia un milione di euro per il finanziamento del Coppem, un altro ancora 100.000 per il rimborso delle indennità di missione agli ispettori del lavoro.


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