Prg di Cefalù, ci scrive il sindaco: nessuna colata di cemento

Prg di Cefalù, ci scrive il sindaco: nessuna colata di cemento

L'intervento del primo cittadino
LA LETTERA
di
4 min di lettura

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del sindaco di Cefalù Daniele Tumminello sul Prg della cittadina normanna.

Gentile Redazione di LIVESICILIA,

a seguito degli articoli pubblicati recentemente sul Vostro Giornale Online circa il nuovo PRG del Comune di Cefalù, si ritiene opportuno fornire dei chiarimenti al fine di una più puntuale e precisa informazione circa le previsioni del nuovo Piano, con particolare riferimento all’area del Lungomare. Si ritiene infatti che parlare di “cementificazione” del Lungomare di Cefalù sia un’espressione forte che si presta a un’interpretazione distorta di quelle che sono le previsioni del nuovo PRG, frutto di un iter lungo decenni e certamente, adottato prima dal Consiglio Comunale e approvato poi dall’ARTA nel pieno rispetto delle norme urbanistiche.

Il DDG n. 85 del 15/05/2025, pubblicato sulla GURS del 13/06/2025, approva definitivamente il PRG, dopo un lungo iter preparatorio che poi ha determinato, durante la precedente Amministrazione, la delibera di Consiglio Comunale n. 91 del 05/11/2021 di adozione del PRG. È importante informare che il DDG n. 85/2025 è l’atto amministrativo conclusivo di un procedimento che ha visto quali attori tutti gli Enti sovraordinati, Soprintendenza ai BB.CC.AA., Genio Civile, Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, Assessorato Regionale, oltre al CTS – Comitato Tecnico Scientifico, ove ne fanno parte anche alte
professionalità degli ordini professionali di riferimento.

Tale premessa al fine di evidenziare la correttezza di un procedimento, che per tali chiare ragioni, diventa lungo e laborioso, ma che evidentemente si conclude a seguito di pareri, esami, osservazioni da parte di cittadini, Enti e professionisti del settore. Non si può non evidenziare, inoltre, che la titolarità del progetto del nuovo PRG di Cefalù è stata affidata ad un professionista stimato e competente, quale il Prof. Ing. Giuseppe Trombino, già docente di Urbanistica dell’Università di Palermo, Facoltà di Ingegneria/Architettura.

Entrando nello specifico del contenuto del PRG nella zona che riguarda il Lungomare Giardina, occorre evidenziare che sono stati individuati degli ATI, cosiddetti Ambiti di Trasformazione Integrata, da progettare in modo particolareggiato, ove prevedere spazi dedicati a verde pubblico, a parcheggi, a viabilità e a strutture turistiche con un indice di edificabilità limitato, 2,5 mc/mq ed una altezza massima degli edifici di m 10. La scelta condivisa da tutti gli Enti intervenuti nel procedimento ed approvata in via definitiva dall’ARTA con il DDG n. 85/2025, è risultata obbligatoria, vista la necessità di riqualificare e riorganizzare un tessuto urbano interamente disordinato a causa delle edificazioni turistiche ricettive succedutesi nel tempo in variante al vecchio PRG ed alla disattesa programmazione del P.P. del Lungomare.

Storicamente la programmazione urbanistica della città di Cefalù, aveva previsto l’edificabilità lungo tutto il litorale del lungomare, vds. PRG – Piano Regolatore Generale del 1974 e PDF – programma di fabbricazione del 1966. Puntualizzando ancora sul contenuto del nuovo PRG, che da una parte consente l’edificazione lungo il litorale, come nei precedenti strumenti urbanistici (1966 e 1974), ma dall’altra ne subordina la stessa alla redazione di un PPA (Piano Particolareggiato Attuativo) di iniziativa pubblica, che non dovrà necessariamente essere acquiescente alla rendita fondiaria, me che dovrà essere progettato, previa attenta ed approfondita verifica delle condizioni dello stato di fatto e garantendo “la ricostruzione della rete ecologica ed una riqualificazione ambientale dell’intero litorale”; dovrà trovare la sintesi tra la necessità di riordinare il contesto urbanistico e quella di non alterare irreversibilmente l’immagine, ormai storicizzata, del rapporto tra il mare, la costa e la città.

Nel DDG n. 85/2025 dell’Assessorato Territorio ed Ambiente si legge che le aree da progettare, ad oggi in parte inedificate, identificate con gli ATI 2 e 5, che “costituiscono il fronte a mare della città sulla spiaggia di ponente, rappresenta la più importante opportunità che la città ha per riconquistare e consolidare il proprio ruolo attrattivo per il turismo”.

È fin troppo evidente l’attenzione e la sensibilità mostrata dal progettista, dal Consiglio Comunale e da tutti gli Enti intervenuti nel procedimento, compreso quello di tutela paesaggistica, nel progettare ed approvare il nuovo strumento urbanistico della città di Cefalù che ne determinerà lo sviluppo futuro all’insegna del rispetto e riqualificazione del territorio con una assoluta vocazione turistica per consolidarne il primato della fruizione del mare e di tutti i servizi ad esso correlati.

Quindi nessuna colata di cemento invaderà il Lungomare, semmai vi è finalmente la previsione di una
pianificazione integrata e ordinata che possa garantire uno sviluppo sostenibile e organizzato anche in termini di servizi. Ringraziando per la disponibilità alla pubblicazione di questa nota sul Vostro Giornale Online che vorrete concedere, si porgono Cordiali Saluti.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI