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Nel centrosinistra via ai preparativi

(R.I.) Rita Borsellino ha chiesto tempo. Dopo l’incontro con il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, che le ha offerto la candidatura a sindaco di Palermo, l’eurodeputata si è presa qualche giorno per pensarci e decidere [ ... ]
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Rita Borsellino ha chiesto tempo. Dopo l’incontro con il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, che le ha offerto la candidatura a sindaco di Palermo, l’eurodeputata si è presa qualche giorno per pensarci e decidere. Nel frattempo, però, nel centrosinistra non si è fermata la macchina organizzativa delle primarie.

Ieri, infatti, si è tenuto alla chiesa Valdese di Palermo un nuovo incontro del coordinamento “Per Palermo è ora” insieme ai segretari provinciali di Pd, Idv, Sel, Verdi e Federazione della sinistra, oltre a movimenti e associazioni. “Una riunione decisiva”, l’ha definita Titti De Simone, componente del coordinamento, “durante la quale si è formalmente insediato il tavolo per le primarie che si terranno il 29 gennaio”. Un tavolo che si riaggiornerà con cadenza settimanale (a partire dal prossimo venerdì) per definire il regolamento delle consultazioni, le condizioni per la presentazione delle candidature e un codice etico che dovrà essere sottoscritto da tutti i partecipanti. “Ma le nostre saranno anche primarie dei programmi – aggiunge la De Simone – ecco perché fra fine ottobre e inizio novembre si terrà la prima assemblea programmatica”.

Il problema, però, resta sempre il Pd. I democratici sono stretti fra due fuochi: da un lato il resto del centrosinistra, che non vuol sentir parlare di alleanze con Mpa o Udc, e dall’altro il terzo polo che rifiuta in toto le primarie. Un equivoco dal quale non sarà facile uscire visto che, se a Roma Bersani e Lupo chiedono alla Borsellino di accettare la candidatura escludendo qualsiasi ipotesi di accordo con Lombardo, dall’altro il tandem Lumia-Cracolici continua a lavorare sulla grosse koalition. “Per noi è necessaria un’alleanza più ampia – dice il segretario provinciale del Pd, Enzo Di Girolamo – che non solo permetta di vincere, ma che dia anche maggiori garanzie per il governo della città. C’è una discussione in atto nel centrosinistra per coinvolgere anche i moderati, siamo caparbiamente concentrati su questo”.

Malgrado le divergenze, però, su un punto sembrano essere tutti d’accordo: le primarie si faranno, anche se sulla Borsellino dovesse trovarsi un unanime consenso. “Le primarie si faranno a prescindere, sono uno strumento irrinunciabile di democrazia e partecipazione”, dice Titti De Simone. E Di Girolamo: “Se la Borsellino dovesse accettare la candidatura, dovrà passare dalle primarie”.

Per domani, invece, è prevista una manifestazione di “Palermo più”, il cartello di associazioni e movimenti guidati da padre Gianni Notari. Alle 10, al cinema Imperia, il movimento presenterà alcune proposte alla città e darà maggiori indicazioni sul candidato che vorrebbero appoggiare: under 40, bravo e con una buona conoscenza della macchina amministrativa. Un identikit che, secondo più di un osservatore, sembra corrispondere al volto di Fabrizio Ferrandelli, che non ha mai fatto mistero di volersi candidare alle primarie con l’Idv e che è vicino a Notari. “La candidatura della Borsellino mi sembra un’ottima cosa – dice Ferrandelli – ma le primarie non escludono la presenza di altri candidati, sarebbe un errore. Anche all’interno degli stessi partiti possono esserci le risorse per esprimere più di una candidatura”.


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