PALERMO – Ha sostenuto Davide Faraone nella sua corsa a sindaco, ed oggi è fra le renziane del Partito Democratico in Sicilia, Mila Spicola però non sarà candidata a parlamentare per il Pd in occasione delle prossime primarie che definiranno le liste per Camera e Senato. “Ho preso un impegno e si chiama dottorato, lo Stato mi paga per seguirlo”, afferma in una nota. La giornalista e insegnante palermitana racconta degli impegni assunti negli scorsi mesi. “Per spirito di servizio, per rispetto del partito in cui ero, per accettare la designazione ad assessore, di cui in tanti mi hanno accusata, senza nemmeno sapere che non volevo farlo, stavo rischiando a giugno di mandare alla malora il mio impegno. Ci ho riflettuto in silenzio allora e poi mi sono dimessa da tutte le cariche del pd, non ho rinnovato la tessera e mi sono messa da parte. Certo ha coinciso con scelte del mio partito che non ho abbracciato. Ma in modo sereno mi sono ritirata dalla vita di partito”.
In realtà la Spicola continua a far politica, “lo faccio nel mio modo” sottolinea. Ed in effetti palesa la propria linea. “Sostengo Matteo. Perchè ci credo. Sostengo Davide. Perchè ci credo. Ho sostenuto Giovanna Marano, perchè ci ho creduto. In assoluta libertà. Sostengo le donne e la scuola. E in quei campi la mia azione è comunque continua e costante, tempi e luoghi permettendolo. Sono qua insomma, ma fuori dai partiti. Da indipendente. Libera di abbracciare battaglie, idee, progetti, senza per questo sottostare alla logica dell’affiliazione”.
Nessun ticket con Davide Faraone quindi. Anche se con l’ex deputato condivide una visione critica di quanto sta succedendo all’Assemblea Regionale Siciliana, considerando “ridicolo lo spettacolo all’Ars a cui stiamo assistendo. Non ci stupisce affatto. Ne avevo previsto persino le virgole e non intravedo ancora visioni strategiche qualitativamente adeguate ai problemi terrificanti che ha la nostra Regione. Posso sbagliarmi, spero di sbagliarmi. Come vedete osservo, valuto, considero… ma la mia priorità adesso è lo studio e il mio tempo è per quello”.
Mila Spicola, che tra l’altro scrive su “l’Unità”, completa la sua riflessione con un affondo verso i vertici del partito, per come hanno deciso di organizzare queste primarie: “fatte così, tra il panettone e la calza della Befana, con la quota dei garantiti e la prateria delle liti per i non garantiti, sono quanto di più demagogico e di meno democratico potevano inventarsi”. E aggiunge: “Il Pd ha perso l’ennesima occasione per volare alto. Doveva farlo, era chiamato a farlo, vista l’alta percentuale di consenso attuale. Ma rischia di smontarla in un attimo. Le persone non sono stupide, non puoi prenderle in giro. Voteranno chi gli conviene votare, come sempre, ma se il Pd non gli conviene la scusa per non votarlo sarà anche questa ennesima presa in giro”.