CATANIA – Profanata la tomba di Giuseppe Dambone nel cimitero di Militello in Val di Catania. Ignoti hanno divelto la lapide e poi portato all’esterno la bara che ospita le spoglie del padre di Danilo Dambone, attuale presidente dell’associazione antiracket e antiusura di Augusta. Sull’episodio indagano i carabinieri di Palagonia coordinati dalla Procura di Caltagirone.
Sulla vicenda è intervenuto con una nota Gaetano Mancini, presidente di Confcooperative Sicilia: “Turbati dalla viltà dell’ignobile gesto – afferma – esprimiamo sentimenti di profonda solidarietà a Danilo Dambone che, non nuovo a episodi di intimidazione, a Militello cura con passione da anni una cooperativa sociale per anziani e disabili. Facciamo appello alle forze sane del territorio a sostegno dei cittadini che vengono presi di mira dalla criminalità solo per aver denunciato episodi di malaffare. Alle Autorità competenti – conclude Mancini – chiediamo di prendere in considerazione l’ipotesi di vigilare sulla sicurezza di cittadini che, come Dambone, rischiano in prima persona per rivendicare il sacrosanto diritto di ognuno di noi alla legalità”.