Province, la riforma torna all'Ars - Live Sicilia

Province, la riforma torna all’Ars

Il disegno di legge che punta a completare la riforma avviata due anni fa con l'abolizione delle province, approderà domani a Sala d'Ercole.

PALERMO – L’istituzione dei Liberi consorzi e delle Città metropolitane torna sui banchi dell’Ars. Il disegno di legge che punta a completare la riforma avviata due anni fa con l’abolizione delle province, approderà domani a Sala d’Ercole.

E arriva in aula a poco più di due mesi dalla traumatica bocciatura, in quella seduta del 9 aprile scorso in cui il ddl venne silurato dalla stessa maggioranza, per mano di sette franchi tiratori. Uno stop inatteso che ha costretto l’Ars a correre velocemente ai ripari, prorogando in extremis il commissariamento dei Liberi consorzi fino al 31 luglio.

L’Assemblea regionale, dunque, ci riprova e mette nuovamente mano alla incompiuta per eccellenza tra le riforme annunciate ma mai portate a termine dal governo Crocetta. Un esecutivo uscito malconcio dal primo tentativo, consapevole che un’altra, eventuale bocciatura potrebbe avere conseguenze catastrofiche. E che l’atmosfera sia tutt’altro che rilassata lo confermano anche le parole del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che nel corso di una intervista rilasciata nei giorni scorsi al nostro giornale, affermava a chiare lettere: “Se l’Ars non approva questo ddl, è meglio sciogliere il parlamento e andare tutti a casa”.

Uno scenario, quello del ritorno alle urne, che Crocetta ha però a più riprese respinto. “Dimissioni? So che qualcuno se lo augura, ma non gli darò questa soddisfazione – aveva detto Crocetta subito dopo il ‘tonfo’ in aula del ddl -. Se vogliono, dovranno usare il bazooka”.

Riforma che sarà il primo esame per il neo assessore alla Funzione pubblica Giovanni Pistorio. Alla vigilia del secondo approdo a Sala d’Ercole del ddl sono arrivate, infatti, le dimissioni di Ettore Leotta. Una decisione motivata da ragioni personali, legate al crollo del viadotto Himera e alle difficoltà di fare da spola tra Palermo e Siracusa. Leotta non ha voluto nascondere, però, “il rammarico di non esser riuscito a completare la riforma delle Province, impallinata dal voto dell’Ars”. Il compito di chiudere il cerchio adesso passa nelle mani del suo successore.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI