CATANIA – Alla fine vincono quasi tutti. Ma non proprio tutti. Anche a Catania e provincia la battaglia a salve sulle province ha visto protagoniste indiscusse le segreterie politiche. Del resto, è il sistema elettorale di secondo livello che spiana il campo (in verità, un’autentica autostrada) agli apparati di partito.
Ed il responso delle urne è chiaro e tangibile. Alle falde dell’Etna si consolida Fratelli d’Italia che porta a casa 5 dei 18 seggi in palio. In una provincia che già esprime il presidente dell’Ars Galvagno, un eurodeputato Razza, due parlamentari nazionali Pogliese e Ciancitto, altrettanti deputati regionali Zitelli e Daidone.
Nonchè il sindaco della Città metropolina, Enrico Trantino che in mattinata a LiveSicilia aveva lanciato un monito che meriterebbe di non scivolare via tra le tante dichiarazioni da dopopartita del calderone della politica: “Il sindaco metropolitano non può essere lo stesso della città”, ha detto. Argomentandone anche i motivi.
Tornando al responso elettorale, sono tutti i partiti della coalizione di centro destra, da Forza Italia alla Lega, da Grande Sicilia alla Dc, a tenere il punto.
Fratelli d’Italia
Ecco gli eletti tra i meloniani. Alessandro Campisi, consigliere comunale a Catania con 175 elettori e voto ponderato di 25769. Gesualdo Grimaldi, consigliere a Caltagirone con 29 e 4151. Santo Trovato che siede in consiglio a San Giovanni la Punta con 28 e 4104. Fabio Savasta, consigliere comunale a Mascalucia con 25 e 3590. Emilio Pappalardo consigliere a Ragalna con 23 e 3034.
Forza Italia
In casa Forza Italia, i 4 esponenti eletti al seggio di via Nuovaluce lasciano trasparire la soddisfazione del segretario provinciale Falcone e del deputato Ars D’Agostino che parla apertamente di “ulteriore rilancio del partito”. A seguire lo scrutinio nella mattinata di ieri, il vice presidente dell’aula di Palazzo degli elefanti, Pellegrino, ed il numero due del partito in provincia, Villardita.
Ecco gli eletti in casa forzista. Roberto Barbagallo, sindaco di Acireale con 45 elettori e voto ponderato di 5174. La consigliera comunale di Catania, Melania Miraglia, con 27 e 4336. Antonino Montemagno, consigliere a Caltagirone con 33 e 4123. Ninni Anzalone consigliere a Misterbianco con 25 e 3734.
Lega
La Lega in provincia ne porta a casa tre di rappresentanti. Con il deputato regionale Sammartino e la segretaria provinciale Sudano che – su Catania – hanno ribadito ieri come oltrepassare la soglia del 16% “sia un ottimo risultato che dimostra la capacità di fare squadra”.
Ecco gli eletti della Lega. Il Consigliere comunale di Caltagirone, Sergio Gruttadauria, con 19 elettori e voto ponderato 2406. Alfio D’Urso, consigliere a Mascalucia, con 12 e 2777. Il sindaco di Castel di Judica, Ruggero Strano, 18 con 1978.
Grande Sicilia
Anche Grande Sicilia del triumvirato Lagalla-Lombardo-Miccichè porta a casa tre consiglieri provinciali. A seguire lo spoglio, a distanza di un paio d’ore dall’avvio, c’era il sindaco di Adrano e coordinatore autonomista Fabio Mancuso.
Ecco gli eletti di Grande Sicilia. Il sindaco di San Pietro Clarenza Vincenzo Santonocito con 29 elettori e voto ponderato di 3531. Francesco Alparone, consigliere a Caltagirone con 25 e 3304. Daniela Rotella, consigliera a Catania, con 9 e 2512.
Dc
La Dc porta a casa uno scranno. Obiettivo (centrato) della vigilia. Ad entrare in assise provinciale è l’ex primo cittadino di Valverde, Angelo Spina con 30 elettori e 2617 di voto ponderato.
Pd-M5S
Infine, Pd e M5S che correvano nella stessa lista. I due seggi vanno entrambi ai dem, a mani vuote restano i pentasetallti. A portare a casa il risultato sono stati il consigliere brontese ed sindaco della città del pistacchio, Graziano Calanna con 39 elettori e 4877 di voto ponderato e Pia Giaridnelli con 28 e 3039.