Pua, l'assessore Gerratana |conferma l'ok della Regione - Live Sicilia

Pua, l’assessore Gerratana |conferma l’ok della Regione

Il Piano urbanistico che rivoluzionerà la Playa è stato al centro dell'incontro tra il sindaco e l'assessore regionale al Territorio, che hanno illustrato i prossimi passi. Critico il comitato No Pua: "Si è parlato del nulla. Tutto ciò di illegale è già avvenuto".

La variante urbanistica
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CATANIA – Manca poco alla trasformazione della zona Playa. Il Pua, il piano urbanistico attuativo per Catania Sud va avanti. Dopo la firma alla Regione del Cru, è stato il neo assessore regionale al Territorio, Piergiorgio Gerratana, a confermare gli ulteriori passi in avanti fatti per la realizzazione del mega progetto, nel corso della conferenza stampa di stamani, alla presenza tra gli altri dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi e dell’assessore all’Urbanistica, Salvo Di Salvo “Era esattamente il 17 novembre del 1999 – ha esordito il sindaco – io ero sindaco di Catania e firmai con l’allora presidente Regione, l’accordo di programma per la variante urbanistica Catania Sud. Sono passati esattamente quindici anni – ha aggiunto – e oggi il percorso istituzionale del Pua è stato completato, con la firma da parte dell’assessore regionale”.

Bianco si è soffermato sulle caratteristiche del progetto della società Stella Polare, fornendo i numeri del maxi complesso che sorgerà alle spalle di viale Kennedy, evidenziando come differiscano in parte dal progetto originario. “Il Pua è stato approvato dalla prendete amministrazione nel maggio 2013 – ha sottolineato – e, in linea con la continuità amministrativa, doverosa quando si affrontano argomenti così importanti per la città, noi lo abbiamo portato avanti, anche se diverso dal nostro progetto. Una parte significativa delle osservazioni degli ordini e delle associazioni sono state accolte e fatte proprie dal Consiglio comunale – ha aggiunto – che lo ha approvato definitivamente”.

L’area interessata è di 1 milione 243 mila metri quadrati. La superficie che verrà edificata è di 185 mila metri quadrati. “Un rapporto pari a 0,15 metri quadri su mentre cubo – ha evidenziato il primo cittadino.  E poi, 270 mila metri quadri di parco urbano, 160 mila di parcheggio, 80 mila di strade. Gli edifici che sorgeranno saranno un palazzo  dei congressi, uno delle esposizioni, un acquario, un parco divertimenti, ricettività alberghiera ed extra alberghiera e strutture commerciali di vicinato. “Quindi non nuovi ipermercati – ha ribadito Bianco.

Ora toccherà ai privati muoversi: dovranno costituirsi in consorzio e presentare un piano al Comune. “Solo dopo l’approvazione delle opere, potranno presentare richiesta di concessione edilizia”  – ha aggiunto il sindaco che ha ricordato come, riguardo al Pua, sarà garantita trasparenza con l’istituzione di un protocollo di legalità che sarà attuato svolgendo un controllo stringente, anche con l’aiuto della Prefettura, su ogni singolo progetto e azienda. “Vorrei inoltre, e di questo ho già parlato con gli ordini professionali – ha continuato – che venga garantita la qualità della progettazione delle opere”.

Di azione di recupero, trasformazione e rilancio della zona ha invece parlato l’assessore Gerratana. “L’approvazione del Pua è un punto di inizio che non può vivere da solo – ha affermato. Occorre vigilanza sulle caratteristiche intrinseche del territorio che è soggetto a rischio idrogeologico. Il mio assessorato ha già pronto per tutto il territorio il piano alluvioni che verrà proposto a tutti i sindaci per aprire la stagione della partecipazione nella gestione del territorio. Metto a disposizione il mio assessorato – ha proseguito -anche per il piano di utilizzo del demanio marittimo che completerà la pianificazione di questa area”. Gerratana ha anche evidenziato come le opere che verranno realizzate saranno armonizzate con la vicina riserva del Simeto e come avranno una valenza di recupero funzionale della zona.

Ma proprio sull’impatto ambientale, oltre che sull’aspetto della legittimità, che è intervenuto più volte il comitato No Pua che, recentemente, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. “Nessuna novità – ha commentato Giolì Vindigni, rappresentante del comitato. L’unica cosa di cui si parla è questo protocollo di legalità a posteriori, dal momento che ci sono le motivazioni di una sentenza, quella che condanna Raffaele Lombardo, che dicono che tutto ciò di illegale che doveva avvenire sul Pua è già avvenuto e quindi non c’è altro di illegale che può avvenire. il protocollo di cui si parla – ha aggiunto – non serve a nulla”.

 

 


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