"Quei mezzi dismessi che potrebbero essere assegnati alle associazioni"

“Quei mezzi dismessi che potrebbero essere assegnati alle associazioni”

La missiva che chiama in causa la Città metropolitana.
LETTERE IN REDAZIONE
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CATANIA. Spettabile redazione di Live Sicilia, mi chiamo Giuseppe Caruso e sono un comune cittadino che ha scelto di contribuire alla tutela del bene comune, inteso come salvaguardia del patrimonio naturalistico, delle zone rurali  e boschive, delle aree extraurbane soggette a degrado per l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti, anche pericolosi.

Da Commissario Provinciale dell’E.P.S. (Ente Produttori Selvaggina), un’Associazione di vigilanza Ittico-Venatoria- Ambientale e di Protezione Civile,  ho dato il mio contributo in tante occasioni a diverse Forze dell’Ordine per garantire alla Giustizia gli autori di violazioni ambientali, come scarichi di rifiuti liquidi nelle nostre acque interne e abbandoni di rifiuti di ogni genere, anche pericolosi, fuori dai centri abitati, nelle campagne o in alcuni siti abbandonati, che devastano il territorio. E’ proprio in queste aree che si compiono illeciti di ogni genere, laddove la presenza degli uomini dello Stato difetta per mancanza di quelle risorse umane che si fanno sempre più scarse. 

Il contributo dei volontari alla collettività è la conoscenza capillare del territorio che supporta le Istituzioni e la garanzia della presenza periferica dello Stato, attraverso le funzioni di vigilanza che come Guardie Ittico-Venatorie ci vengono conferite dalla Prefettura tramite un Decreto.  
Per raggiungere le finalità per le quali abbiamo prestato giuramento davanti a S.E. il Prefetto, non percepiamo alcun contributo e tutte le spese legate a tale attività sono a carico nostro. 

Lo scorso anno, nel Febbraio del 2021, venni a conoscenza che la Città Metropolitana di Catania avrebbe dismesso, di lì a poco, diversi mezzi dichiarati non più idonei allo svolgimento di pubblico servizio, in quanto guasti. Per tali mezzi, non era stata ritenuta economicamente vantaggiosa la riparazione, pertanto, in riscontro al D.P.R. n. 189 del 13/02/2001, richiedevo con nota prot. 21/21 del 3/02/2021 l’assegnazione del veicolo Nissan Terrano targato EG////// alla mia Associazione per le finalità statutarie.

Per circa un anno, sono andato presso gli Uffici preposti per seguire lo stato di avanzamento della pratica di assegnazione e dopo vari passaggi, circa sei mesi fa mi veniva risposto che l’iter era in fase di conclusione. 

Già si pensava al ripristino e alla personalizzazione con i colori di istituto del veicolo così utile per l’attività di Vigilanza Ittico-Venatoria/Ambientale e di Protezione Civile, ma qualche giorno fa, informandomi sulla pratica di assegnazione che si sarebbe già dovuta concludere da diverso tempo, apprendevo che il veicolo richiesto non sarebbe più stato assegnato a noi, perché lo stesso è stato gravato da un Decreto di Rottamazione.

Incredulo per quanto appreso e non avendo ricevuto alcuna comunicazione a seguito della nostra richiesta, mi sono recato presso il Dirigente preposto e Capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Catania Ing. Giuseppe Galizia, per ottenere le spiegazioni del caso, ma lo stesso si rifiutava di dialogare con me, nonostante fosse presente in ufficio. 

Faccio presente, altresì, che il mezzo richiesto, in data 9/02/2020 era già privo di idonea revisione alla circolazione, pertanto presumibilmente dichiarato non più utilizzabile, ma la copertura assicurativa era attiva fino al 30/05/2021.

Lo stesso dicasi per i tanti mezzi presenti nell’area antistante la sede della  Città Metropolitana, del parcheggio e di altre aree adibite a deposito di mezzi dismessi, su alcuni dei quali attualmente vi è copertura assicurativa e su altri, con revisione scaduta nell’anno 2016, vi era copertura assicurativa sino al 30/05/2021, ciò significa che il costo sostenuto per assicurare tali mezzi inutilizzabili costituisce un inutile gravame per l’Ente, quindi un danno erariale che si ripercuote sulla collettività. 

Alla luce di quanto con voi condiviso, sorge spontanea la domanda: “Che interessi ci sono nel pagare polizze assicurative a mezzi fuori uso e a preferire di rottamare tali mezzi, sostenendo ulteriori costi di rottamazione, piuttosto che cederli gratuitamente ad Associazioni no-profit che li utilizzano per un interesse pubblico, sfruttando peraltro un attualissimo principio di Economia Circolare? A voi la risposta”.


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