Palermo, 238 'assicurazioni truffa': 3 arresti, 9 indagati - Live Sicilia

Palermo, 238 ‘assicurazioni truffa’: 3 arresti e 5 interdittive

Così intascavano i premi pagati da ignari cittadini

PALERMO – Duecentotrentotto polizze assicurative fasulle. Stipulate e pagate da persone ignare di avere in mano della carta straccia.

I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno arrestato tre persone (ai domiciliari) mentre ad altre cinque il giudice per le indagini preliminari ha imposto l‘obbligo di dimora e il divieto di esercitare per sei mesi la professione assicurativa.

Gli indagati, in totale sono 9 (leggi tutti i nomi), sono indiziati a vario titolo di associazione a delinquere, esercizio abusivo dell’attività assicurativa, accesso abusivo alle banche dati e truffa.

I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria (Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi) coordinati dalla Procura di Palermo, hanno scoperto il meccanismo del sistema illecito.

Il meccanismo illecito

Il cittadino stipulava la polizza che veniva inoltrata alla compagnia assicurativa, ma con dati alterati in modo da avere un costo inferiore. Certe volte l’automobilista credeva di avere pagato per l’intero anno ed invece la polizza era semestrale. La differenza la intascavano gli autori della truffa.

Oppure gli agenti assicurativi presentavano false attestazioni di residenza degli automobilisti in Comuni con un parametro tariffario più vantaggioso. Molti i contratti che risultavano sottoscritti a Scillato o Blufi, in provincia di Palermo.

Altro stratagemma era la presentazione di un certificato dello stato di famiglia da cui risultasse che il sottoscrittore della polizza fosse convivente con persone in possesso di classi di merito più favorevoli. La legge Bersani, infatti, prevede che la classe di merito possa essere applicata ad altri veicoli dello stesso nucleo familiare.

C’erano volte in cui la polizza veniva annullata subito dopo l’attivazione e gli organizzatori della truffa incassavano l’intero premio.

Diffidare per prezzi troppo bassi

“Il rischio che si corre è che purtroppo molti veicoli potrebbero avere circolato o circolare ancora in assenza della copertura assicurativa con potenziale rischio per la sicurezza pubblica”, spiega il colonnello Gianluca Angelini, comandante del Nucleo di polizia economico-finanziaria.

Il consiglio degli esperti

Da qui il consiglio “di prestare particolare attenzione nella scelta della compagnia assicurativa, diffidando di soluzioni eccessivamente economiche, fuori dagli standard di mercato e consultando sempre, prima della stipula, il sito dell’IVASS – istituto per la vigilanza sulle assicurazioni – per riscontrare se l’agente che propone la polizza è realmente iscritto, come la legge richiede, nel Registro Unico degli Intermediari assicurativi.

Quattro indagati percepiscono direttamente o tramite un parente il reddito di cittadinanza che sarà immediatamente sospeso.


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