Raccomandazioni e 'pizzini'| Chiuso il caso Ciulla - Live Sicilia

Raccomandazioni e ‘pizzini’| Chiuso il caso Ciulla

Chiarimento fra l'assessore Agnese Ciulla e il consiglio comunale dopo le accuse di raccomandazioni e 'pizzini', durante una singolare seduta a porte chiuse.

sala delle lapidi
di
2 min di lettura

PALERMO – Il consiglio comunale chiude la polemica con l’assessore alle Attività sociali Agnese Ciulla, che il 24 ottobre scorso aveva diramato una nota con cui denunciava tentativi di raccomandazioni e ‘pizzini’ da parte di consigliere comunali e di quartiere. Una sortita che aveva scatenato la reazione indignata dell’Aula, consiglieri di Idv in primis, decisi a chiedere anche la testa dell’assessore.

E ieri Sala delle Lapidi ha affrontato il caso, ma a porte chiuse. Una procedura prevista dai regolamenti, ma assolutamente eccezionale dal momento che prevede la presenza in Aula solo di consiglieri, assessori e Segretario generale a verbalizzare. Fuori tutti gli altri, impiegati o giornalisti che fossero. Una decisione, quella dei capigruppo, che sebbene sia ineccepibile dal punto di vista procedurale, lasciai assai perplessi quando in ballo c’è la rivelazione di eventuali raccomandazioni in un’amministrazione pubblica. Ma tant’è.

Secondo alcuni dei presenti, comunque, ne è venuto fuori un dibattito acceso con esponenti di maggioranza e opposizione a chiedere conto e ragione di accuse tanto gravi. Ma la tempesta si è poi risolta in un bicchiere d’acqua: la Ciulla avrebbe chiesto scusa per l’uscita infelice, assicurando di non voler offendere il consiglio, e l’Aula ha evitato di presentare mozioni di sfiducia o di fare le barricate.

La seduta è poi proseguita con l’approvazione del regolamento per l’erogazione di contributi alle scuole. “E’ un atto importante che stabilisce criteri oggettivi per erogare i contributi alle scuole della città – dice il capogruppo del Pd Teresa Piccione – sono soddisfatta per il lavoro svolto in aula e in commissione, con il contributo costruttivo del mio partito. Nonostante i soldi siano pochi per risponder alle esigenze degli istituti scolastici, questo regolamento è il segnale di una rinnovata attenzione ai problemi delle scuole di Palermo che da cinque anni non prendevano più un euro per le spese ordinarie”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI