Raffaele gioca le sue carte | Addio a Silvio per il rilancio - Live Sicilia

Raffaele gioca le sue carte | Addio a Silvio per il rilancio

L'intervista al "Riformista"
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Raffaele Lombardo e uno, in un’intervista al “Riformista“:  “Il laboratorio Sicilia è esportabile a Roma. Agisco in sinergia con Fini, Casini, e Rutelli e dialogo con il Pd anche a livello nazionale. Confermo che lunedì ritireremo la nostra delegazione dal Governo, il sottosegretario Reina si dimetterà. Abbiamo dimostrato che un governo delle riforme, innovativo e moderno, ispirato dal rigore sui conti pubblici e attento alle tematiche dello sviluppo economico e sociale è non solo possibile, ma anche realizzabile. Quell’alleanza sulle riforme è possibile anche nell’ottica di un governo tecnico-istituzionale a livello nazionale”.

Raffaele Lombardo e due: “Credo che nessuno possa negare la novità del laboratorio politico siciliano: abbiamo avuto il coraggio di intraprendere una strada nuova e non farci intimidire da alcun attacco. Adesso cosa accade? Lunedì, così come Fli, ritiriamo la nostra delegazione dal Governo. Auspico che Berlusconi si faccia da parte, mi dispiacerebbe votare la sfiducia. Vivo con tristezza questo passaggio politico, con lui ho sempre avuto un buon rapporto. Siete per un governo istituzionale? Crediamo serva un governo istituzionale che cambi la legge elettorale, causa dell’attuale instabilità pò litica. Occorre anche elaborare un piano di sviluppo economico per il Sud, che consentirebbe all’Italia di ripartire”.

Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, ha la qualità reciproca e contrapposta delle iene. Riconosce le carogne imminenti, grazie a un olfatto sperimentato nel tempo, ma non se ne ciba. Se ne allontana. Nelle vicinanze del Silvio di Arcore soffia un olezzo di crisantemo, di satrapia in decomposizione. E Raffaele che sceglie? Abbandona il campo. E’ una fuga alla chetichella, condita da parole di apprezzamento che fanno molto vecchia Dc, sempre ricordando le “vecchie zie dorotee” di Giampaolo Pansa, capaci di soffocare il prossimo con dolcezza. Così si sopravvive da vasi di coccio, quando cambia l’identità dei vasi di ferro nelle stanze dei bottoni.

Per la verità, solo il vietcong Bondi – con spirito di fedeltà umanamente rimarchevole – resta sull’attenti, al fiano del vessillo del Berlusconismo. Gli altri si organizzano, preconizzando il tramonto del potere. Chi fugge in zattera dalla nave che affonda, chi si nasconde nella stiva. Raffaele Lombardo ha già deciso il suo percorso, l’ennesima giravolta della sua carriera. Ci sarà anche lui nella meravigliosa “Italia nuova e liberata”, col fazzoletto da partigiano al collo. Giudici e giornalisti permettendo.


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