Rap, parla Sergio Marino:| "Non sporcate la città" - Live Sicilia

Rap, parla Sergio Marino:| “Non sporcate la città”

Intervista a tutto campo al presidente della Rap, Sergio Marino, che lancia un appello ai palermitani: "Non sporcate la città e usufruite dei nostri servizi per risparmiare energie e risorse: in questo modo il Comune potrà anche abbassare le tasse".

PALERMO – Un appello ai palermitani, perché non sporchino la città: a lanciarlo è il nuovo presidente della Rap, Sergio Marino, da quasi un mese e mezzo alla guida della nuova azienda che si occupa dell’igiene ambientale di Palermo. “I cittadini utilizzino i servizi a loro disposizione – dice il presidente – questo ci permetterà di spendere meno e consentirà al Comune di abbassare le tasse”.

Presidente, lei da circa un mese e mezzo è alla guida della nuova Rap. Che bilancio si può tracciare di questo primo periodo?
“Sono impegnato a capire il funzionamento di un’azienda fallita, con tutti i problemi e le difficoltà gestionali ed economiche che si possono immaginare e che sono rilevanti: non possiamo nasconderci che il servizio di spazzamento, negli ultimi anni, non sia stato dei migliori. Ecco perché stiamo cercando di capire e comprendere come stanno le cose, per poter arrivare ad acquistare l’azienda dalla curatela e progettare la rinascita della Rap”.

La città però, in alcune zone, resta sporca…
“La valutazione dei primi sms arrivati al comune di Palermo, e poi girati a noi, mostrano che il cinquanta per cento circa di queste segnalazioni, che in tutto sono quasi mille, riguardano nostri disservizi, mentre per la restante parte hanno a che fare con i comportamenti dei cittadini che sono poi quelli che danno maggior impatto visivo: il cassonetto non pulito o svuotato è un problema a cui si può ovviare in tempi brevi, le montagne di rifiuti inerti e ingombranti, specie in periferia, non sono semplici da eliminare. Inoltre, se i rifiuti venissero conferiti in modo opportuno, come prevede la legge, potremmo destinare alla raccolta tutte le nostre energie migliorando il servizio. E invece sprechiamo risorse umane ed economiche che finiscono poi con l’essere pagate dai cittadini, il che mi sembra una follia. Speriamo che un’attenta vigilanza possa portare a perseguire gli operatori ecologici che non lavorano ma anche i cittadini che sporcano provocando un degrado irreversibile come allo Zen”.

I lavoratori però lamentano un certo clima da caccia alle streghe…
“Certo, non è bello sapere di dover lavorare con i vigili urbani che ti controllano, ma ho detto ai lavoratori che dobbiamo ammettere una cosa: questa caccia alle streghe ha prodotto qualche effetto. Vedo una città un po’ più pulita e tanti operatori ecologici per strada, forse ci voleva una scossa”.

Come state dando seguito agli sms dei cittadini?
“Dal Comune ci dicono che sono arrivati circa mille sms, anche se poi questi vengono selezionati e girati a noi nell’ordine di una ventina a settimana. A quaranta abbiamo già risposto, ne arrivano tanti anche tramite il nostro Urp. Prima di procedere, a tutela dei lavoratori, svolgiamo i dovuti accertamenti. Proprio in questi giorni, in consiglio di amministrazione, abbiamo comminato una sanzione a un lavoratore, ovvero cinque giorni di sospensione, perché abbiamo scoperto che non effettuava bene lo spazzamento, sebbene i fatti si siano svolti lo scorso giugno, ben prima del servizio sms. I nostri controlli li facciamo a prescindere, ma con l’aiuto dei vigili è tutto più facile: servono per capire che abbiamo qualche limite ma anche che i cittadini a volte non aiutano”.

Ai cittadini che appello si può rivolgere?
“Io vorrei dire ai palermitani che i servizi ci sono, basta utilizzarli, sporcare non serve. Arrivano tantissime segnalazioni di materassi e mobili abbandonati: per ogni circoscrizione c’è un punto di raccolta dei rifiuti ingombranti, ci vuole poco per utilizzarlo. Quel poco che si spenderanno conferendo lì, i cittadini lo risparmieranno poi di Tares. Noi non dobbiamo produrre utili ma pareggiare i costi, spendere meno in termini di raccolta significa consentire al Comune di ridurre la tasse”.

Adesso si dovrà rivedere anche il contratto di servizio col Comune e già si parla di sacrifici per i lavoratori…
“Penso che quella sia l’ultima spiaggia, noi tenteremo di evitarlo pur dovendo pareggiare il bilancio, pena il fallimento. Prima però dobbiamo fare un’analisi dei costi, risparmiare con l’aiuto dei cittadini: se i palermitani si vogliono bene fra di loro aiutino i lavoratori, facendoci risparmiare in quei settori in cui invece investiamo risorse. Basta poco, ognuno faccia la propria parte”.

Qual è la situazione economica dell’azienda?
“Perdiamo diversi milioni al mese, ed è un fatto noto. Speriamo entro settembre di acquisire l’azienda e dal giorno dopo ci siederemo col Comune per stilare un contratto di servizio adeguato che ci consenta di chiudere il 2013 almeno in pareggio, senza perdite. Ma questo potremo farlo solo quando la curatela avvierà le procedure”.

Lei è un esperto in questo settore, avendo guidato anche l’Arpa. In che situazione si trova Palermo, dal punto di vista dei rifiuti?
“La situazione di Bellolampo è, in prospettiva, migliorata rispetto al passato. La discarica è stata commissariata, si sta realizzando la sesta vasca che ci verrà consegnata a giorni e questo ci darà maggiore serenità. Col commissario Lupo stiamo lavorando anche alla raccolta differenziata, che dovremmo avviare entro l’anno, definendo ‘Palermo differenzia 2’ con l’estensione della raccolta al centro storico, a Mondello, a Sferracavallo, a Tommaso Natale e a via Messina Marine. Nella parte in cui è stata avviata, la raccolta ha toccato punte del 60 per cento, risultato insperato, mentre oggi c’è qualche segnale di sofferenza: ecco perché abbiamo chiesto una campagna di comunicazione per accendere nuovamente i riflettori su questo tema e non allentare la tensione”.

Il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo, vi ha anche chiesto un piano di spazzamento quartiere per quartiere…
“Lo abbiamo fornito, anche se non soddisfa magari tutte le esigenze. Il punto è che non abbiamo operatori sufficienti per spazzare giornalmente tutta la città, sono solo 700. Possiamo farlo giornalmente in alcune zone, mentre in altre no: ho chiesto comunque agli uffici di stilare un piano per aree omogenee per fornire ai cittadini, e anche a me stesso che voglio controllare, un quadro preciso degli interventi e la consapevolezza che in quella strada l’operatore passerà con una cadenza stabilita”.

Livesicilia ha anche lanciato una campagna sul decoro del centro città, che dovrebbe rappresentare il biglietto di visita di Palermo: non è possibile pensare a interventi mirati?
“Sì, leggo il vostro giornale tutti i giorni anche se devo dire che ultimamente la situazione è migliorata, almeno negli assi viari principali. La nostra attenzione sul centro città è alta, tant’è che qualcuno ci rimprovera di aver trascurato le periferie e proprio la vostra mappa evidenzia che la circonvallazione e la zona costiera sono quelle che presentano maggiori segnalazioni di discariche abusive”.

Palermo quando tornerà pulita? E’ possibile prendere un impegno con i palermitani?
“Non è una cosa semplice, ma sono fiducioso che qualcosa di buono si possa fare, altrimenti sarei il primo ad andarmene. Sento vicina l’amministrazione comunale, vedo che ci sono tanti lavoratori volenterosi che vanno motivati e quindi possiamo farcela”.

 


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