PALERMO – Dopo un giorno appena il provvedimento che imponeva la timbratura per tutti i dipendenti della Rap è stato ritirato. Nella nota della Rap di oggi è scritto “che la nota del 17 ottobre è stata sospesa fino al 24 ottobre per consentire all’azienda di porre in campo le migliori strategie organizzative a garanzia dell’effettuazione dei servizi di igiene ambientale”.
La nota della Rap
Nella nota di servizio firmata ieri dal capo area Massimo Collesano e dal presidente Giuseppe Todaro hanno ribadito di “reiterare i contenuti di precedenti ordini di servizio e ribadire l’obbligo per tutto il personale aziendale, a qualsiasi servizio e turno di lavoro assegnato, di registrare la presenza al lavoro attraverso l’utilizzo del badge personale, sia ad inizio che a fine servizio”.
L’azienda ritiene che “non debba più essere consentito agli uffici preposti di effettuare immissioni manuali delle timbrature”. Ciò a causa delle “ultime notizie apparse sui giornali che hanno riguardato dipendenti Rap”.
“Il badge non può essere ceduto”
Motivo per il quale la società ribadisce che il badge rappresenta un documento personale e che non può essere ceduto, neppure, a tempo ad altre persone. “Il mancato rispetto delle disposizioni di servizio impartite – ha scritto l’azienda – comporta l’avvio di procedimenti disciplinari per il dipendente e la culpa in vigilando per coloro i quali risultano deputati a darvi attuazione”.
Ed inoltre “il mancato rispetto delle regole dettata dalla presente disposizione, porterà all’addebito economico della giornata di lavoro (anche in presenza di una sola timbratura”. Disposizioni che dopo solo ventiquattro ore sono state sospese.
“Nessun ritiro dell’ordine di servizio”
“Non c’è un ritiro dell’ordine di servizio. Ci siamo accorti che alcuni dipendenti non hanno il badge – dicono dall’azienda – perché si era guastato o comunque smagnetizzato. Ci siamo presi qualche giorno per rifare nuovamente quelli che mancavano”.