Palma di Montechiaro, assenteismo al Comune: chieste 16 condanne

Assenteismo al Comune di Palma di Montechiaro, chieste 16 condanne

L'inchiesta risale al 2016

AGRIGENTO – La Procura di Agrigento ha avanzato una richiesta di condanna nei confronti di sedici impiegati del Comune di Palma di Montechiaro accusati di essersi arbitrariamente allontanati dal posto di lavoro per sbrigare faccende personali. Il sostituto procuratore Cecilia Baravelli, a margine della requisitoria, ha anche proposto l’assoluzione per quattro dipendenti dell’ente. Tutti sono accusati di truffa e le condanne richieste vanno dai quindici ai diciannove mesi di reclusione.

L’inchiesta del 2016

Il processo scaturisce dall’inchiesta ‘Come Back Soon’, un’operazione eseguita dai carabinieri della Compagnia di Licata e dai militari della stazione di Palma di Montechiaro che portò nel 2016 alla sospensione di undici dipendenti. L’indagine avrebbe fatto emergere diversi episodi di assenteismo: c’era chi entrava in ufficio alle otto e usciva dopo appena un’ora e quaranta minuti senza farvi più ritorno e senza timbrare il cartellino o chi, invece, pur risultando regolarmente al lavoro veniva filmato dai carabinieri al bar o a sbrigare faccende personali.

Gli accusati

Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a un anno e sette mesi nei confronti di: Salvatore Di Vincenzo, 58 anni, Ignazio Falsone, 72 anni, Fabio Marino, 55 anni e Giuseppe Rum è , 66 anni; un anno e 5 mesi per Salvatore Salvatore Castellino, 60 anni. Un anno e tre mesi di reclusione, invece, sono stati chiesti nei confronti di Grazia Arcadipane, 57 anni; Matteo Bordino, 65 anni; Renato Castronovo, 69 anni; Maria Collura, 60 anni; Giuseppe Calogero Petrucci, 61 anni, Anna Provenzani, 57 anni e Silvana Cancialosi, 58 anni. E poi ancora: un anno e 10 mesi per Gioacchino Angelo Palermo, 63 anni e un anno ciascuno per Vittorio Inguanta, 69 anni, Rosario Salerno, 61 anni e Rosario Zarbo, 57 anni.

Quattro richieste di assoluzione

Per quattro imputati è stata chiesta l’assoluzione poiché “gli allontanamenti dal posto di lavoro sono stati chiariti con motivazioni di servizio o sono stati ritenuti di modesta entità e, quindi, inoffensivi”. Si tratta di Calogero Mario Di Caro, 64 anni; Concetta Maria Di Vincenzo, 54 anni; Francesco Lo Nobile, 72 anni; Baldassare Zinnanti, 69 anni. Si torna in aula il 21 dicembre quando i giudici della seconda sezione penale, presieduta da Wilma Angela Mazzara, emetteranno la sentenza.


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