Rapina a Paternò in un distributore: due arrestati - Live Sicilia

Rapina a un distributore, incastrati da uno zio che li saluta: arrestati

VIDEO - Gli uomini sono stati trovati anche grazie alle videocamere di sorveglianza

CATANIA – Due persone sono state arrestate per rapina aggravata in concorso dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Paternò, su delega della Procura di Catania. I militari hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale etneo nei confronti di Angelo Gulisano, del 1991, e Vincenzo Spitalieri, del 1976.

Le indagini

Il provvedimento restrittivo del massimo rigore, allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente ancora il contraddittorio tra le parti, è stato emesso all’esito di indagini coordinate dalla Procura e svolte da gennaio a marzo di quest’anno, che hanno consentito di evidenziare elementi indizianti, univoci e convergenti, circa la diretta partecipazione dei due soggetti alla rapina perpetrata lo scorso 2 gennaio, ai danni del distributore di carburante “Iblea Petroli”, situato nel centrale Corso Italia di Paternò.

La rapina a Paternò

L’attività investigativa, sviluppata mediante attività tecnica e dinamica, nonché corroborata dagli esiti della visione dei filmati di videosorveglianza presenti nell’area e sulle vie d’accesso e fuga, ha infatti documentato come gli indagati, intorno alle 13, travisati da cappucci e passamontagna, sarebbero giunti nei pressi dell’area di rifornimento a bordo di un motociclo Honda “SH” nero con targa oscurata, condotto da Spitaleri Vincenzo.

Nella circostanza Gulisano Angelo, disceso velocemente dal mezzo, dopo aver estratto una pistola verosimilmente 9×21, avrebbe minacciato un dipendente facendosi consegnare l’incasso dell’intero fine settimana di capodanno, calcolato in oltre 9 mila euro, pronunciando la frase “se chiami i Carabinieri ti ammazziamo la famiglia”, tentando altresì di colpire con il calcio dell’arma il commesso.

I due, compiuta l’azione criminosa, durata complessivamente quasi 2 minuti, utilizzando lo stesso ciclomotore, si sarebbero quindi immediatamente dati alla fuga per le vie limitrofe.

I video

Nella ricostruzione dei fatti, particolarmente significativi due episodi registrati dai vari impianti di videosorveglianza esaminati dai Carabinieri.

Il primo, riguarda le fasi immediatamente antecedenti alla rapina, durante le quali un utente del distributore, probabilmente ignaro di cosa stesse per accadere, salutava uno degli indagati qualche istante prima del raid, riconoscendolo a bordo dello scooter. Al riguardo, le investigazioni permettevano d’identificare il casuale avventore in uno zio di Gulisano Angelo, elemento che ha ulteriormente rinforzato il quadro indiziario a carico dei due soggetti.

Il secondo riguarda invece i momenti successivi all’azione criminale, in cui i presunti rapinatori, venivano ripresi mentre stavano rincasando a bordo di uno scooter SH nero – come quello utilizzato nella rapina – e con gli stessi abiti indossati dai malviventi alcuni minuti prima.

Entrambi i soggetti sono stati tradotti presso il carcere di Piazza Lanza.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI