Ravanusa: nessuna voce dalle macerie, ma i soccorritori non mollano

Ravanusa: nessuna voce dalle macerie, ma si scava ancora

Chi sono le vittime accertate. La speranza di salvare altre vite. I soccorritori non mollano

Selene Pagliarello è una delle sei persone disperse nella tragedia di Ravanusa. Suo padre, da ieri sera, aspetta davanti a una montagna di macerie. Spera che la figlia si sia salvata, che abbia resistito ad un’onda d’urto impressionante. La donna, una infermiera, era andata con il compagno, pure lui disperso, a fare visita ai suoceri. Pare che al momento dell’esplosione fosse uscita dall’abitazione per fare una telefonata.

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I corpi recuperati senza vita appartengono a Pietro Carmina, la moglie Enza Zagarrio e Liliana Minacori. Carmina era professore di storia e filosofia al liceo classico Ugo Foscolo di Canicattì, mentre la moglie faceva la casalinga. Minacori era insegnate di scuola materna.

Il bilancio è fermo da alcune ore. Ed è una corsa contro il tempo per evitare che si aggravi. Si scava con le mani perché l’invadenza dei mezzi meccanici potrebbe essere fatale, ci si affida al fiuto dei cani molecolari, si tenta di sentire delle voci provenire dal cumulo di macerie. Due donne sono estratte vive ed è doveroso sperare e pregare che si ripeta ancora.

“Fino a questo momento non abbiamo sentito alcuna voce provenire dalle macerie ma non perdiamo la speranza”, dice il capo della comunicazione dei vigili del fuoco Luca Cari parlando con i giornalisti sul luogo della strage.

Un’intera famiglia è stata distrutta. Abitava nella palazzina di quattro piani sbriciolatasi per l’esplosione provocata da una fuga di gas. Al primo piano viveva Rosa Carmina, trovata viva tra le macerie. Al secondo piano c’era la cognata: Giuseppa Montana, sopravvissuta anche lei.

Al terzo erano in quattro: Angelo Carmina che risulta disperso, la moglie Enza Zagarrio, deceduta, la nuora Selene Pagliarello e il marito Giuseppe Carmina. Al quarto piano vivevano Calogero Carmina, la moglie Liliana Minacori e il figlio Giuseppe.

Minacori è morta, i due Carmina sono dispersi. Nell’altra palazzina crollata c’erano Pietro Carmina, altra vittima, e Carmela Scibetta, che allunga l’elenco dei dispersi.

Rosa Carmina ha spiegato che “improvvisamente andata via la luce, poi sono venuti giù il tetto e il pavimento”. Un intero quartiere è stato colpito, Una decina gli edifici coinvolti, fra crollati e danneggiati. Le immagini dall’alto sono impressionanti. Sembra una scena di guerra.


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