Reclutamento e chat No Vax: "A Catania intenso monitoraggio" - Live Sicilia

Reclutamento e chat No Vax: “A Catania intenso monitoraggio”

Nessun fascicolo aperto dalla Procura etnea, ma la Polizia Postale ha avviato un costante controllo.

CATANIA – Svastiche, insulti, minacce, locandine contro il vaccino, condivisioni di numeri di telefono (e indirizzi) di medici e giornalisti. È il popolo dei No Vax finito nel mirino della magistratura di diverse province italiane, tra cui Palermo dopo i fatti inquietanti accaduti negli ultimi giorni. Si tratta per lo più di un gruppo telegram che addirittura recluta “guerrieri” che sono contro il greenpass e il vaccino.

A Catania non c’è alcuna inchiesta sul fronte No Vax. “In questo momento no”, è stata la precisa risposta del procuratore Carmelo Zuccaro. Ma questo non vuol dire però che non c’è il massimo dell’attenzione. La polizia postale di Catania, guidata da Marcello La Bella, assicura che c’è “un intenso monitoraggio” sui vari canali social sul fronte no vax. Già la bacheca del Commissario per l’emergenza Covid di Catania e il profilo personale del commissario Pino Liberti sono stati inondati di commenti velenosi contro i vaccini.

Al momento – fortunatamente – nulla di serio. Comunque l’infettivologo non ha tardato a rispondere: “L’unica risposta utile a contrastare tale forma di violenza non più e non solo verbale, è continuare a vaccinare e a sensibilizzare le persone a immunizzarsi. Cioè continuare a fare il proprio dovere, emarginando quanti remano contro. A danno della salute degli altri e di se stessi”.


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