I test a pagamento e l'attacco social, Liberti: "Andiamo avanti"

I test a pagamento e l’attacco social, Liberti: “Andiamo avanti”

Nei giorni scorsi, la pagina del commissario è stata inondata da commenti di gruppi no vax.

CATANIA – I tamponi a pagamento per chi non è vaccinato sono solo l’ultimo pretesto per attaccare. Nell’anonimato che i social riescono a garantire. “Nei giorni scorsi, alcuni no vax attivi su gruppi Fecebook hanno attaccato a pagina Facebook dell’Ufficio del commissario per l’emergenza Covid di Catania, Pino Liberti”.

La pagina inondata di commenti

Centinaia di commenti accompagnati da immagini hanno inondato la pagina. “L’azione, utilizzando falsi profili, sarebbe stata organizzata attraverso gruppi presenti in alcune piattaforme di messaggistica che mirano a creare azioni di disturbo” – affermano dall’ufficio.

“Andiamo avanti”

Gioie e dolori della comunicazione contemporanea, spesso organizzata in gruppi dove, talvolta, vengono addirittura pubblicate le regole da seguire per poter contestare meglio. Azioni verbalmente violente che non freneranno le azioni messe in campo per frenare la pandemia. E quanto conferma Live Sicilia il commissario ,Pino Liberti. “Quanto accaduto non frena di certo il lavoro che stiamo facendo. Al contrario ci ha dato ulteriore impulso. L’azione di ‘disturbo’ testimonia che stiamo operando nella giusta direzione. La Sicilia resta l’unica regione d’Italia che continua a non far pagare i tamponi, ad eccezione dei non vaccinati. E questa scelta è stata molto apprezzata”.

La solidarietà

Ma il commissario incassa anche solidarietà. “Ieri – conferma Liberti – in risposta all’attacco dei no-vax abbiamo avuto numerosi messaggi di sostegno che ci invitano a non mollare. I commenti postati su Facebook sono per me, per i medici e per tutto il personale impegnato nella campagna vaccinale, uno stimolo per fare ancora di più.

Le raccomandazioni

Liberti insiste. Vaccino e comportamenti corretti. “Tutti insieme, ne sono certo, vinceremo la battaglia contro il virus e contro la disinformazione – sottolinea. La doppia dose di vaccino, non mi stancherò mai di ripeterlo, riduce, e di molto, l’ospedalizzazione e le complicanze e contribuisce a non appesantire le strutture ospedaliere che devono occuparsi anche di curare le altre patologie. Oltre ad evitare pesanti conseguenze economiche e sociali se il giallo dovesse diventare arancione o, peggio ancora, rosso”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI