CATANIA – Il sindaco Salvo Pogliese ha comunicato di aderire all’iniziativa ‘Recovery Sud’ per creare una rete trasversale dei sindaci meridionali per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’intendimento del primo cittadino è stato condiviso con il presidente della commissione consiliare “Recovery Fund” Giovanni Grasso, organismo di proposta ed esame delle azioni progettuale, unico nel suo genere tra i consigli comunali italiani.
“Il rilancio del Mezzogiorno –ha spiegato Pogliese– non può prescindere, come sottolineato anche dalle centinaia di colleghi sindaci che si stanno mobilitando, dal potenziamento del personale tecnico deputato alla progettazione. In effetti, la situazione del personale del Comune di Catania in questo settore è attualmente grave: sul totale di 2300 dipendenti, abbiamo in tutto 2 architetti e 20 geometri. E in questo senso l’annuncio del ministro Brunetta di assunzioni di profili specialistici lascia ben sperare di avere un’adeguata platea di progettisti, condizione indispensabile per spendere bene le risorse del Recovey Plan. Ringrazio per la costante sollecitazione il presidente della commissione consiliare Giovanni Grasso e tutti i consiglieri che si confrontano in questo organismo di cui il consiglio, in maniera lungimirante, si è dotato, per sostenere tutti insieme una ripartizione equa delle risorse e recuperare il pesante gap infrastrutturale del Mezzogiorno”.
Soddisfazione per la presa di posizione del sindaco Salvo Pogliese, è stata espressa dal presidente della commissione, il consigliere comunale Giovanni Grasso:”Abbiamo condiviso la necessità di intraprendere azioni comuni per assicurare non solo a Catania, ma all’intero meridione d’Italia, la corretta ripartizione dei Recovery Fund ed individuare le giuste soluzioni per evitare lo scippo che il governo intenderebbe attuare nei confronti del Sud”.
ci vedo losco sotto, mi meraviglia che la leg diventi europeista , quando vuole dividere l’italia del nord con quella del sud , di non volere l’euro ne stare in europa in poche parole vuole l’italexit e in particolare la lombardia e il veneto autonome . avra’ bevuto qualche bicchierino di troppo.
Crederò al cambiamento di Salvini e dei leghisti quando al prossimo sbarco di Migranti non avranno nulla da dire, non parleranno più di porti chiusi, non offenderanno più grandi donne come Carola Rackete ed elogeranno il meritorio lavoro svolto dalle navi delle ONG e dalle Strutture di Accoglienza. Solo allora potrò cambiare anch’io idea nei confronti della Lega.