Confiscati beni per 18 milioni di euro a un imprenditore reggino

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L’imprenditore, al servizio della 'ndrangheta, operava nel settore della distribuzione commerciale

REGGIO CALABRIA – I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello S.C.I.C.O., personale della Direzione Investigativa Antimafia, stanno dando esecuzione ad un provvedimento che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca di beni – per un valore complessivo stimato in oltre 18 milioni di euro – riconducibili ad un imprenditore reggino, ritenuto essere “espressione della ‘ndrangheta” nel settore della distribuzione commerciale.

Operazione “Martingala”

La figura dell’imprenditore era emersa nell’ambito dell’operazione denominata “Martingala”, condotta dalla DIA e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria, conclusasi nel mese di febbraio 2018. L’uomo è stato rinviato a giudizio per diverse ipotesi di reato, tra cui associazione di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, bancarotta, usura e reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche e finanziarie, fattispecie in diversi casi aggravate dall’aver agevolato gli interessi della ‘ndrangheta.

Imprenditore al servizio della ‘ndrangheta

Le indagini avrebbero permesso di delineare la figura di un imprenditore al servizio della ‘ndrangheta nonché punto di riferimento sistemico per gli interessi economici e finanziari dell’organizzazione, con la quale operava in rapporto sinallagmatico.

L’uomo avrebbe gestito, di fatto, plurime imprese impegnate nel settore della distribuzione commerciale di svariate tipologie merceologiche, formalmente intestate – al fine di evitare l’applicazione di misure giudiziarie a carattere patrimoniale – a compiacenti fiduciari, nelle quali sarebbero confluiti notevoli volumi finanziari di origine illecita.

Operazione “Planning”

Nel luglio 2022 l’imprenditore è stato altresì attinto da ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Planning”, in quanto indiziato dei reati di intestazione fittizia e reimpiego di capitali illeciti.

Le indagini

L’attività investigativa è stata indirizzata alla ricostruzione delle acquisizioni patrimoniali effettuate nell’ultimo trentennio, accertando, attraverso una complessa e articolata attività di verifica e riscontro documentale, i patrimoni dei quali l’imprenditore risultava comunque disporre, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata ai fini delle imposte sui redditi nonché in quanto frutto o reimpiego, in buona parte, di attività illecite.

La confisca

La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha così decretato l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca dell’intero compendio aziendale di 5 imprese operanti nei settori del commercio di elettrodomestici ed immobiliare, 7 immobili, 2 autovetture, 28 orologi di lusso, preziosi, 147.000 euro in contanti nonché disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato in oltre 18 milioni di euro.

L’imprenditore è stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per anni 3, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o dimora abituale.


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