Regionali, partiti impantanati |E i 5 Stelle tentano la fuga - Live Sicilia

Regionali, partiti impantanati |E i 5 Stelle tentano la fuga

Il 9 luglio il candidato grillino. Cancelleri in pole. Gli altri arrancano. LA RINUNCIA AI VITALIZI

PALERMO – I grillini mettono i motori avanti. Già dati in vantaggio dai sondaggi, almeno per le Politiche, i 5 Stelle siciliani provano a guadagnare anche sul fattore tempo. Oggi l’annuncio dell’annuncio. Sarà Beppe Grillo in persona a incoronare il candidato prescelto con le consultazioni on line del 9 luglio.

Gli iscritti al movimento riceveranno dallo staff dei 5 Stelle una mail a metà giugno con la quale si chiederà la disponibilità a candidarsi nella lista per l’Assemblea regionale siciliana e poi anche come candidato alla presidenza della Regione. Tra il 5 e il 6 luglio, ha spiegato oggi il deputato Giancarlo Cancelleri, gli iscritti voteranno on line i candidati alle regionali, mentre il 9 luglio ci sarà la votazione per la scelta del candidato governatore. A conclusione dello spoglio on line, Grillo annuncerà assieme a Davide Casaleggio il candidato dei 5stelle per le elezioni regionali del 5 novembre.

In pole position ovviamente c’è Giancarlo Cancelleri. Il deputato regionale nisseno che già corse all’altro giro è il nome più accreditato per l’investitura. In passato sono circolate indiscrezioni di stampa e gossip di Palazzo, di possibili papi stranieri: da Nino Di Matteo, che con i 5 Stelle ha mostrato una certa sintonia ma null’altro, ad Andrea Bartoli, il mecenate di Favara amico di Grillo. Ma se il magistrato palermitano è ormai indirizzato a Roma per il nuovo incarico e del notaio favarese non sembra si parli più, Cancelleri c’è. E c’era oggi insieme ai colleghi in conferenza stampa per lanciare la campagna elettorale con una delle mosse dei pentastellati, sosia la rinuncia alla mini-pensione che spetta agli odierni deputati (un assetgnino striminzito rispetto ai fasti dei vecchi vitalizi). Un’uscita che riporta i grillini ai temi delle loro più riuscite trovate mediatiche, come la famosa trazzera.

I 5 Stelle, insomma, prendono la rincorsa per Palazzo d’Orleans. Il 9 luglio Cancelleri, o l’outsider dell’ultimo momento, intraprenderanno il percorso della campagna elettorale.

Chissà se per quella data centrodestra e centrosinistra oggi in affanno avranno risolto le loro beghe. L’impressione è che nei due poli, soprattutto a destra, si attenda l’esito del voto a Palermo. Se l’operazione Ferrandelli avrà successo, la fisionomia neocentrista della coalizione palermitana potrebbe ripetersi alla regionali, sacrificando Nello Musumeci e quanti ne stanno condividendo il cammino. Il rischio però è di un’emorragia di voti a destra che potrebbe rivelarsi fatale. Di soluzioni facili in vista non se ne vedono e il tempo passa.

Impantanato anche il Pd. Con alcuni colonnelli che reclamano le primarie – Davide Faraone oggi ha colto la palla al balzo chiedendo di organizzarle proprio il 9 luglio – e Roma che temporeggia. L’ipotesi di una candidatura di Piero Grasso potrebbe far saltare i gazebo ma la volontà del presidente del Senato di avventurarsi in una sfida così incerta e con una compagnia tanto agitata da rivalità interne è tutta da capire. Se invece si andrà a primarie bisognerà prima stringere un patto con gli alleati centristi, che guardi anche alle elezioni politiche, per le quali alfaniani e casiniani chiedono garanzie. Insomma, anche qui la strada è tutta in salita. E bisognerà pedalare duro per riacciuffare i 5 Stelle scattati in fuga.


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