Il pasticcio dei regionali |Ecco il ddl correttivo - Live Sicilia

Il pasticcio dei regionali |Ecco il ddl correttivo

Nella legge approvata dall'Ars non si parla di "retribuzione" ma di "stipendi". Ddl dell'assessore Leotta per correggere la norma, che senza il controllo del Commissario dello Stato era passata con l'errore.

Finanziaria
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PALERMO – La finanziaria regionale è nata col pasticcio. E ora il governo regionale corre ai ripari. Finito il controllo preventivo del Commissario dello Stato, nessuno si era accorto dell’errore, e così nel testo di legge licenziato da Palazzo dei Normanni il primo maggio è rimasto un errore. Che deve essere sanato con un’altra legge regionale. Il ddl governativo è stato presentato ieri dall’assessorato alla Funzione pubblica al Presidente della Regione, alla segreteria di giunta e per conoscenza all’assessore all’Economia. Tre articoli per rimediare al pasticcio che ha di fatto bloccato il possibile esodo dei regionali. Insomma, a solo pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della manovra, la giunta si accorge che la legge va corretta, proprio in una delle sue parti più discusse e approfondite in varie sedi e per mesi.

La norma che necessità di correzioni è quella che taglia le pensioni dei regionali e dà la possibilità di andare in prepensionamento con uno sconto sul taglio. L’errore da correggere all’Ars, aveva spiegato già nei giorni scorsi l’assessore Ettore Leotta, riguarda la base su cui calcolare l’importo della pensione: la legge presentata dal governo e approvata dall’Ars parla di “trattamento stipendiale” mentre la dicitura corretta da utilizzare è “retribuzione”. Questa seconda espressione, infatti, indica il totale degli introiti in busta paga e risulta dunque più favorevole al dipendente. E allinea la norma alla terminologia usata in altre fonti normative, inclusi i contratti collettivi di lavoro. L’errore del legislatore viene rilevato nella nota tecnica che accompagna il breve disegno di legge, in cui sui si spiega come la modifica sia “necessaria per eliminare incertezze interpretative” che potrebbero esporre “la Regione a un contenzioso dall’esito incerto”. Il ddl governativo dovrebbe avere effetto retroattivo con effetto dalla data di entrata in vigore della finanziaria. Dovrà prima passare dalla giunta e poi approdare all’Ars, dove non sono previste sedute d’Aula fino al prossimo 9 giugno.


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