Regione, finalmente c'è il bilancio | Ecco i soldi per coprire il maxi-buco - Live Sicilia

Regione, finalmente c’è il bilancio | Ecco i soldi per coprire il maxi-buco

La giunta approva il bilancio. Decisivo è stato l'intervento di Roma che, attraverso il riconoscimento alla Sicilia di alcune entrate e anche tramite l'intervento della Cassa depositi e prestiti, ha fornito i margini per fare quadrare i conti.

PALERMO – La Sicilia ha un bilancio, dopo il via libera in giunta. Ed è già una notizia. Adesso, però, la manovra del governo Crocetta dovrà essere trasmessa all’Ars, dove dovrà essere approvata entro la scadenza dell’esercizio provvisorio: cioè il 30 aprile.

Il buco da circa tre miliardi, alla fine, è stato coperto. Resta da comprendere adesso se le scelte operate dalla giunta regionale saranno avallate anche dall’Assemblea che dovrà dare il via libera alla manovra, compresa la nuova Finanziaria che scaturisce dal bilancio. Un parlamento che, come è apparso evidente in occasione della discussione della riforma delle Province è parso dilaniato da lotte intestine e tensioni fortissime all’interno dei partiti di maggioranza.

Decisivo, per chiudere i conti della Regione, come era chiaro da tempo, è stato l’intervento romano che, attraverso il riconoscimento alla Sicilia di alcune entrate e anche tramite l’intervento della Cassa depositi e prestiti, ha fornito i margini “di manovra”, appunto.

Dove sono stati trovati allora i soldi per mettere in piedi il bilancio? Intanto, una bella fetta (circa 600 milioni di euro) verrà ricavata dal cosiddetto “split payment” che consentirà alla Regione un recupero sull’Iva attualmente incassata dallo Stato, oltre alla lotta all’evasione. Altri 300 milioni invece verranno liberati come ristoro per l’erosione delle entrate dovute al trasferimento del calcolo delle buste paga di alcuni dipendenti dello Stato in altre regioni.

Quindi, Roma ha riconosciuto alla Sicilia una “moratoria” dei debiti. Si tratta sostanzialmente, di un accordo che consente di congelare per due anni il pagamento di rate di mutui accesi con la Cassa depositi e prestiti. Per un totale di 150 milioni di euro. In pratica, questi mutui “slitteranno” di due anni: dal 2017 ri riprenderà a pagare quelle rate.

Una cifra simile (circa 145 milioni) rappresenterà l’entità di un nuovo mutuo, che accrescerà l’indebitamento dell’Isola, già superiore agli otto miliardi di euro. Questi soldi verranno trasferiti nella maggior parte ai Comuni e il resto alle ex Province (in questo caso circa 10 milioni) per le spese destinate a investimenti.

Altri meccanismi, poi, consentiranno alla Sicilia di ottenere nuove entrate. Circa 585 milioni arriveranno da un accordo sulla cessione di “spazio finanziario” ad altre Regioni. La Sicilia, insomma, accetta un relativo irrigidimento dei vincoli dovuti al patto di stabilità in cambio di “liquidi”. L’accordo con Roma, poi, permetterà al governo regionale di utilizzare per il “contributo alla finanza pubblica” (una somme che ciascuna Regione, in maniera proporzionale, versa allo Stato), somme che non sarebbero utilizzabili per quegli scopi. Si tratta di alcuni fondi Pac (per circa 673 milioni) e del cosiddetto Fondo di sviluppo e coesione (gli ex Fondi per le aree sottosviluppate) per altri 261 milioni circa.

I tagli in Finanziaria

Il resto? Circa 200 milioni il governo è convinto di poter tirare fuori dai tagli previsti nella legge di stabilità. In particolare dagli interventi destinati al personale. A cominciare dai Forestali. L’obiettivo del governo, entro il 2017 è quello di alleggerire l’organico (al momento superiore alle 24 mila unità) di circa tremila lavoratori, attraverso lo strumento del pre-pensionamento che consentirebbe di accedere alla pensione al compimento del 63esimo anno d’età. Una operazione che porterebbe, stando alle stime della Ragioneria centrale, a un risparmio di 6,2 milioni di euro già quest’anno e un taglio alle spese di circa 10 milioni alla fine del triennio.

Altri risparmi arriveranno dalla riduzione del “rimborso chilometrico”. Se oggi infatti gli operai forestali possono spingersi, per lavoro, fino a 30 chilometri dalla sede, la Finanziaria abbassa quel limite a 10 chilometri, salvo specifiche autorizzazioni. Questo intervento porterebbe a un risparmio persino maggiore rispetto ai pre-pensionamenti: circa 11 milioni di euro. Tra l’altro è prevista la riduzione del 20% dell’utilizzo dei lavoratori per gli interventi di “antincendio boschivo”. Un taglio che consentirà di risparmiare circa 3 milioni corrisposti come “indennità speciale di rischio”. Prepensionamenti previsti anche per i lavoratori dei Consorzi di bonifica (potrebbero andare via in 58) e dell’Ente sviluppo agricolo (altri 84 lavoratori). Il risparmio portato da questi due interventi sarebbe superiore ai 2,2 milioni di euro. A proposito dei Consorzi di bonifica, il governo prevede che questi enti, ai quali la Regione corrisponde ogni anno una consistente somma per “integrare” i propri bilanci (nel 2014 è stata pari a oltre 53 milioni), debbano raggiungere, entro il 2019 l’autosufficienza: il contributo verrà via via ridotto. Prevista infine anche l’incorporazione all’interno dell’Esa dell’Istituto di incremento ippico e dell’Istituto zootecnico. E poi, i risparmi dovrebbero giungere anche dai prepensionamenti dei dipendenti regionali (anche se queste norme sono ancora al centro di una contrattazione con l’Aran), il relativo “dimagrimento” della dotazione organica (circa 2.300 dipendenti dovrebbero lasciare la Regione nel prossimo quinquennio), oltre alla riduzione delle postazioni dirigenziali e l’allineamento delle persioni alla norma statale. In Finanziaria, poi, ecco la Centrale unica degli acquisti, che dovrebbe consentire un abbattimento dei costi per l’acquisto di beni e servizi. Tutto, ovviamente, dovrà passare al vaglio dell’Assemblea regionale. E la recente vicenda delle Province non è un buon viatico. Sala d’Ercole è un campo minato. E ogni norma, ogni taglio, ogni intervento rischia di saltare in aria.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI