Rendiconto 2011 in bilico |Ancora un no dai revisori - Live Sicilia

Rendiconto 2011 in bilico |Ancora un no dai revisori

Terzo parere negativo dei revisori dei conti sul conto consuntivo 2011 che stasera approda in Consiglio comunale per essere discusso. A pesare, secondo l’organo di revisione, il disavanzo di 140 milioni di euro rappresentato dai residui attivi e il debito di 22 milioni con la Fasano Costruzioni s.r.l. Torna, così,l'incubo dissesto.

Comune di Catania
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CATANIA- Con un disavanzo di oltre 140 milioni, si avvicina il rischio commissariamento per il Consiglio comunale di Catania sul rendiconto 2011. Alla seduta di Consiglio comunale, convocata per stasera proprio per discutere e approvare il documento, Stancanelli potrebbe infatti incassare un secco no dalla sua sempre più striminzita maggioranza: molti consiglieri comunali, infatti, intervistati da LivesiciliaCatania hanno affermato che non voteranno l’atto gravato dal parere negativo dei revisori.

E i revisori dei conti del Comune hanno rinnovato, per la terza volta, il parere negativo al documento consuntivo, e questo, nonostante l’amministrazione abbia presentato un maxi emendamento che avrebbe dovuto fugare i dubbi espressi dall’organo di revisione in merito, in particolare, ai residui attivi, stralciandoli dal consuntivo perché di dubbia esigibilità.

Il risultato d’amministrazione dell’esercizio 2011, presenta un disavanzo di 140.106.095,65 euro,come risulta dai seguenti elementi – rilegge nel verbale dei revisori – determinato dalla differenza algebrica tra l’importo dell’avanzo risultante prima dell’emendamento e l’importo di 140.788.414,49 euro , pari all’entità di parte dei residui attivi dei titoli I^ e III^, con oltre cinque anni di anzianità, stralciati dal conto del bilancio 2011”.

Il bilancio, insomma, non sarebbe in equilibrio per l’organo di revisione che, sottolinea come “L’enorme disavanzo accertato a seguito dell’emendamento proposto dall’amministrazione rappresenta una minaccia incombente sul successivo esercizio- scrivono ancora. Pertanto deve essere al meglio ripianato con tutte le risorse attive dell’Ente ovvero con la riduzione della spesa corrente, al fine di scongiurare il dissesto finanziario”.

Non solo. Oltre all’ammontare dei residui attivi, i revisori dei conti affrontano anche il tema del debito fuori bilancio di 22 milioni di euro, maturato nel 1989, scaturente dalla sentenza riferita alla causa civile promossa dalla ditta Fasano Costruzioni s.r.l. e notificato all’Ente nel 2011, ma che dall’amministrazione affermano di aver ricevuto solo un paio di mesi fa. “L’Ente Comunale è a conoscenza del debito sin dal 06.04.2011 a seguito della comunicazione della Cancelleria Corte di Appello di Catania alla Direzione Affari Legali del Comune – scrivono i revisori- e il regolamento di contabilità del Comune di Catania, stabilisce che il responsabile dell’Avvocatura del Comune è tenuto a comunicare al Ragioniere generale entro venti giorni il nuovo debito e i successivi aggiornamenti (Art. 64, comma 3, del regolamento Comunale)”.

L’organo di controllo contabile ribadisce, dunque, che l’importo del debito fuori bilancio “deve essere contabilizzato e iscritto nel bilancio consuntivo 2011” e invita l’amministrazione comunale, a “verificare con urgenza se vi siano state delle responsabilità per la mancata opposizione a tale sentenza”.

Questo vuol dire che il Comune di Catania rischia di non poter accedere al finanziamento dello Stato per i debiti fuori bilancio del 2012 . Una nuova tegola sulla testa del sindaco e della sua amministrazione che, a questo punto, potrebbero non arrivare a chiudere il bilancio di previsione per il 2012, da approvare necessariamente entro il 30 novembre, palesando ancora una volta il rischio concreto di dissesto.

 


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